Venerdì 8 novembre 2024 si terrà uno sciopero nazionale di 24 ore del Trasporto Pubblico Locale proclamato dalla FILT CGIL e da tutte le altre organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale. È prevista inoltre una manifestazione nazionale che si terrà a Roma nella mattina davanti al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

Lo sciopero, a differenza delle volte passate, NON prevederà la garanzia del servizio nelle fasce orarie che tutelano la mobilità dei viaggiatori.

Tale scelta, che la Legge sullo sciopero (L.146/90 e s.m.) prevede possa essere usata una sola volta nel corso della vertenza nazionale, rende ancora più chiara la drammatica emergenza che vive il settore. Non si tratta di uno sciopero che chiede soltanto il rinnovo del CCNL, scaduto dal 31/12/2023, ma vuole provare ad aprire nel Paese una riflessione su un sistema di mobilità collettiva che rischia gradualmente di sparire ormai non più solo nelle zone a bassa domanda ma anche nei medi centri urbani e nelle grandi città.

Assenza di risorse adeguate e mancanza di politiche di programmazione producono un modello di mobilità sempre più incapace di intercettare le necessità della cittadinanza. La carenza oramai strutturale di personale operativo, che si traduce in tagli del servizio, comporta il peggioramento delle condizioni lavorative ed un aumento esponenziale degli episodi di aggressione per i lavoratori e le lavoratrici front line.

Tutto questo accade in un Paese che, per i tassi di inquinamento e di uso del mezzo privato ed in coerenza con gli impegni di transizione energetica, dovrebbe investire su questo comparto. Le esperienze europee dimostrano inoltre che un Trasporto Pubblico efficiente e diffuso è determinante per cambiare la qualità della vita delle persone, accorciando i tempi di spostamento e liberando spazi urbani per tutte e tutti. Ci poniamo, dunque, l’obiettivo di costruire alleanze su una vertenza che guarda alla condizione dei lavoratori e delle lavoratrici ma anche alla qualità della vita di tutti i cittadini e le cittadine.

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