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La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con una sentenza depositata il 2 settembre 2021, ha stabilito illegittima l’esclusione dei cittadini stranieri privi di permesso di lungo periodo dal bonus bebè e dalla indennità di maternità per le madri disoccupate.
Questa sentenza dispone che in base all’art. 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione e la direttiva 2011/98 la normativa italiana non può escludere le cittadine e i cittadini stranieri in possesso del permesso unico lavoro dalla possibilità di usufruire di queste misure.
Le cittadine immigrate - molte supportate dalla CGIL di Brescia e di Bergamo- che avevano promosso questa azione giudiziaria perché gli era stato negato il diritto di accedere ai due assegni citati, in quanto prive del permesso di soggiorno di lungo periodo, hanno visto il riconoscimento di un loro diritto.
Consideriamo questo pronunciamento un passo in avanti per il riconoscimento della parità di trattamento tra cittadini per quanto concerne l’accesso alle misure di sicurezza sociale e al welfare in genere, nell’ottica della costruzione di una società più giusta ed equa.
Ufficio per le Politiche dell'Immigrazione
Kurosh Danesh - Selly Kane
- Sentenza nella causa C-350/20