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Roma, 29 ottobre – “La relazione annuale del Presidente dell’Inps Pasquale Tridico, per quanto riguarda la previdenza, contiene molti elementi meritevoli di attenzione, a partire dall’idea che per i prossimi anni sia necessario pensare ad un nuovo sistema pensionistico”. È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli.
“Al di là delle singole proposte evidenziate, non tutte condivisibili, – sottolinea il dirigente sindacale – sono importanti i richiami alla necessità di una flessibilità in uscita dopo i 62 anni e alla previsione di una pensione di garanzia per i più giovani e per il lavoro discontinuo, all’esigenza di prevedere condizioni pensionistiche più favorevoli per chi ha fatto lavori più pesanti e gravosi, per chi a una certa età rimane disoccupato, così come quelli alla necessità di riconoscere diversamente la maternità e alla modifica dell’automatismo della speranza di vita”.
Per Ghiselli è invece “poco convincente la parte della Relazione relativa al ricalcolo contributivo e non chiara la questione relativa alle pensioni di anzianità. Ma complessivamente – prosegue – sono idee che interloquiscono con i temi posti nella piattaforma sindacale”.
“Il problema principale però – afferma il segretario confederale – rimane quello di capire quali sono le proposte del Governo, e ci auguriamo che la prosecuzione del confronto sulla riforma previdenziale possa portare a soluzioni condivise”.
“Inoltre – aggiunge infine – è importante che il Presidente abbia ribadito che l’incidenza reale della spesa previdenziale sul Pil non è del 16,1%, ma solo del 12,7 %, cioè allineata alla media europea”.