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Come è noto siamo entrati nel vivo di una fase che prevede una accelerazione riguardo all’attuazione dei principali obiettivi del PNRR.
Per questa ragione riteniamo utile fornire qualche elemento che possa servire alla definizione di un quadro chiaro di come sta avanzando il percorso di infrastrutturazione digitale nel nostro Paese.
Dopo i bandi per portare connessioni ultraveloci di cui vi abbiamo già dato comunicazione, è stato pubblicato nei giorni scorsi anche il bando per la realizzazione del Polo Strategico Nazionale (PSN).
Si tratta come è noto della gara europea che dovrà definire chi si aggiudicherà la gestione dei servizi cloud per la Pubblica Amministrazione, chiudendo definitivamente (si spera), una lunga stagione in cui ciascuna pubblica amministrazione provvedeva in autonomia ad acquisire l’hardware e il software per la realizzazione dei propri servizi, per passare ad una strategia SaaS first (Software as a Service) – Cloud first, così come previsto dagli obiettivi fissati nel PNRR (Missione 1, componente 1, investimento 1.1 Cloud PA/Polo Strategico Nazionale).
L’obiettivo è quello di accelerare la trasformazione digitale della PA e portare il 75% delle amministrazioni italiane ad utilizzare servizi in cloud entro il 2026.
L’investimento previsto è pari a 723 milioni di euro, da utilizzare per la realizzazione e la manutenzione di un’infrastruttura composta da 4 datacenter, e contribuire allo spegnimento di oltre 1000 datacenter della PA classificati “B” dai censimenti effettuati (e che dunque non garantiscono i requisiti minimi di affidabilità e sicurezza dal punto di vista infrastrutturale e/o organizzativo o non garantiscono la continuità dei servizi stessi).
Un elemento importante è quello che riguarda la modalità selezionata dal Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale con la quale è stato deciso di preparare una gara così complessa e al tempo stesso strategica.
Si è scelto infatti di accogliere le proposte di operatori del mercato (secondo quanto previsto dell’art. 183 del D.L. 18/2016) sulla possibile realizzazione di un’infrastruttura che fosse conforme (secondo il modello di partenariato pubblico-privato) alla strategia del polo strategico nazionale.
Questo ha portato alla selezione del progetto presentato dalla cordata TIM, Leonardo, Sogei e CdP, che ha disegnato dunque l’architettura scelta come base del bando di gara sulla quale si dovranno misurare le offerte di eventuali altri soggetti per aggiudicarsi l’erogazione di servizi di “public” e “private” cloud in grado di garantire supervisione e controllo da parte delle autorità preposte su dati e servizi strategici.
Il 28 gennaio è dunque ufficialmente partita la procedura, affidata a Difesa Servizi S.p.A., società in house del Ministero della Difesa, in qualità di centrale di committenza.
“La durata della Convenzione, che verrà stipulata all’esito della presente procedura, per l’utilizzo dell’infrastruttura di cui in premessa, è stimata in anni 13, compresi i tempi per la disponibilità dell’infrastruttura che emergeranno dall’offerta tecnica. Decorso il periodo massimo di 180 giorni, previsto per la disponibilità dell’infrastruttura (o di quello che emergerà in sede di offerta, decorrenti dalla stipula della Convenzione), inizierà a decorrere un ulteriore periodo massimo di 30 mesi durante i quali, le Amministrazioni Utenti, potranno stipulare i contratti di adesione con una durata massima di 10 anni ed effettuare la migrazione dei dati, servizi e applicazioni”.
Tutte le amministrazioni centrali, le aziende sanitarie locali e le principali amministrazioni locali potranno infatti attingere alle risorse economiche previste dalla Missione 1 del PNRR per migrare i dati e i servizi verso il Polo Strategico Nazionale.
L’operatore economico selezionato dovrà costituire una società che sarà sottoposta alla disciplina nazionale in materia di golden power.
“La gara europea, bandita con la vigilanza collaborativa dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), prevede l’affidamento della realizzazione e della gestione di un’infrastruttura ad alta affidabilità, localizzata sul territorio nazionale e idonea ad ospitare dati e servizi pubblici considerati critici o strategici, garantendo massima sicurezza, continuità e affidabilità.”
Gli operatori hanno tempo fino alle ore 16 del 16 marzo 2022 per la presentazione delle offerte. E’ quella la deadline fissata per dare il via alla realizzazione di uno dei tre obiettivi fondamentali della Strategia Cloud Italia che, insieme alla classificazione dei dati e dei servizi pubblici da parte dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) e alla migrazione verso il cloud di dati e servizi digitali della Pubblica Amministrazione, potrà far fare al nostro Paese un salto verso un futuro digitale e al tempo stesso sicuro.
→ Di seguito riportiamo il Disciplinare di Gara europea, a procedura aperta, per l’affidamento, mediante un contratto di partenariato pubblico-privato, della realizzazione del PSN.