1. INTRODUZIONE

Il Piano parte con la considerazione che questo decennio sarà decisivo per limitare l’aumento delle temperature globali e per compiere i passi necessari a raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. La sfida da affrontare è complessa ma l’azione di contrasto alla crisi climatica è un’opportunità unica per investire nell’economia decarbonizzata e nell’industria dell’energia pulita. Il nuovo piano industriale, insieme al piano d’azione per l’economia circolare, definiscono il quadro per la transizione ecologica dell’industria europea, inserendosi nel percorso avviato con il Green Deal e portato avanti con il pacchetto Fit for 55% e con il piano REPowerEU. L’idea di fondo è quella di assicurare all’industria europea la leadership nell’economia dell’era net-zero, investendo prima e più velocemente degli altri, per assicurarsi nuova e buona occupazione, riduzione dei costi per le persone e imprese, rinnovamento delle basi della produzione e una posizione privilegiata per supportare la decarbonizzazione in altre parti del mondo. L’Agenzia internazionale per l’energia stima che il mercato globale dei prodotti di massa delle tecnologie energetiche pulite varranno circa 650 miliardi di dollari all’anno entro il 2030, un valore triplo al livello odierno. L’occupazione nella produzione di energia pulita potrebbero raddoppiare nello stesso periodo Energy Technology Perspectives (2023), International Energy Agency.
L’industria net-zero a livello globale è in forte crescita, e la domanda a volte supera l’offerta.
Secondo la Commissione Europea, però, i sussidi stanziati da alcuni paesi stanno alterando i termini della concorrenza mondiale: l’Inflation Reduction Act (IRA) degli Stati Uniti mobiliterà 360 miliardi di dollari entro il 2032 (circa 330 miliardi di euro). I piani di trasformazione verde del Giappone puntano a raccogliere fino a 20 trilioni di yen (circa 140 miliardi di euro) attraverso obbligazioni per la “transizione verde”. L’India ha proposto di potenziare il Production Linked Incentive Scheme per la competitività in settori come il solare fotovoltaico e le batterie. Regno Unito, Canada e molti altri altri hanno presentato piani di investimento in tecnologie clean tech. I sussidi messi in campo dalla Cina sono stati il doppio di quelli dell'UE, rispetto al PIL, rendendola dominante in alcuni segmenti del mercato tecnologico. La Cina ha annunciato investimenti in tecnologie pulite superiori a 280 miliardi di USD.

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