PHOTO
Roma, 26 maggio - “Positivo e importante l’aumento delle risorse a 14 mld circa, ma riteniamo che per fronteggiare l'impennata inflattiva e il peggioramento delle condizioni materiali di lavoratori e pensionati siano misure ancora troppo limitate, sarà quindi indispensabile integrarle e potenziarle soprattutto per sostenere le fasce più deboli della popolazione”. È quanto affermato dalla vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi oggi in audizione, presso le Commissioni Bilancio e Finanze della Camera, sul dl Aiuti.
Per la dirigente sindacale: “Il bonus 200 euro non è esattamente ciò che chiedevamo, vale a dire la restituzione del fiscal drag, anche attraverso l’indicizzazione delle detrazioni, una decontribuzione più estesa e più generosa verso i redditi bassi, l’estensione di beneficiari ed importo della quattordicesima mensilità. Ha una progressività molto limitata, ma soprattutto - ha evidenziato Fracassi - riscontra alcuni problemi con la definizione della platea. Vi sono una serie di lavoratori che rischiano di esserne esclusi, ad esempio: lavoratori saltuari, precari, collaboratori, lavoratori domestici, dello spettacolo, autonomi senza partita iva, in part time verticale ciclico, o coloro che per varie ragioni non hanno potuto fruire della decontribuzione o chi non ha un numero sufficiente di giornate per accedere a prestazioni di sostegno”. “Questa misura - ha aggiunto - è un ibrido. Tiene insieme misure fiscali, assistenziali e misure che sembrano prestazioni sociali, se non verrà definita con precisione la sua natura, la norma rischierà di escludere alcuni lavoratori, e paradossalmente quelli più fragili”.
Inoltre, per la vice segretaria generale della Cgil “è positivo l’intervento sulla tassazione degli extra profitti. Crediamo però che, al netto dell'intervento + 15%, si possa fare di più, a partire dall’estensione della platea sottoposta a tale tassazione. Questo è un importante canale dal quale poter recuperare risorse anche in vista di un ampliamento delle misure a sostegno di lavoratori e pensionati”.
“Infine, per quanto riguarda il sostegno alle imprese la misura risente dell’emergenzialità. Ancora oggi - ha concluso Fracassi - riscontriamo la mancanza di un importante elemento: la condizionalità, legata alla qualità e alla quantità dell’occupazione”.
→ Di seguito la memoria, elaborata con il contributo di tutte le Aree del Centro Confederale, trasmessa alle Commissioni competenti.