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Roma, 26 agosto – “Esprimiamo forti criticità sulla proposta di legge di riforma degli Istituti tecnici superiori e chiediamo profonde modifiche. Auspichiamo che il confronto odierno possa rappresentare la base di partenza per un lavoro di discussione e confronto nell’ambito di specifici tavoli tecnici sulle riforme in discussione”. Lo affermano in una nota unitaria la Cgil Nazionale e la Flc Cgil al termine dell’incontro di oggi tra sindacati e il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sul ‘Patto per la Scuola’ e in particolare sugli interventi previsti dal Pnrr relativi a ITS e istituti tecnici e professionali.
Cgil e Flc Cgil hanno indicato nel corso dell’incontro dieci proposte strategiche per un reale riordino del sistema:
1. Precisa definizione della missione del sistema ITS connessa alle politiche di innovazione industriale in ben precise aree tecnologiche considerate strategiche per lo sviluppo del Paese
2. Regia pubblica e nazionale del Sistema di formazione tecnica superiore che non affidi l’incontro tra domanda/offerta di competenze solo alle singole aziende, attribuendo la funzione di soggetto promotore e di riferimento ad un istituto scolastico statale.
3. Definizione dei livelli di qualificazione di chi opera negli ITS.
4. Il personale ITS deve essere stabile e dedicato. Lo sviluppo degli ITS deve poter contare su una quota significativa di personale stabile e ben formato il cui rapporto di lavoro deve essere regolato da un CCNL.
5. ITS come istituti formativi e di raccordo col mondo del lavoro. Siamo contrari all’affidamento agli ITS della intermediazione di manodopera.
6. Superare il sistema dei bandi, assicurare risorse certe, non penalizzare i territori più in difficoltà. È necessario stabilire un sistema perequativo per i criteri di monitoraggio e valutazione che sappia leggere le criticità e intervenire a correggerle attraverso azioni mirate e sostenere azioni di potenziamento del sistema.
7. Governance multilivello e partecipazione delle parti sociali. È necessario prevedere cabine di regia a livello nazionale e regionale con la partecipazione diretta delle parti sociali alfine di legare l’esistenza degli ITS e la definizione dei relativi percorsi, a politiche di sviluppo del Paese e a precise scelte di politica industriale su ambiti tecnologici strategici strettamente connesse con le politiche di ricerca.
8. Utilizzare integralmente le risorse del Pnrr e assicurarne centralmente una gestione trasparente.
9. Assicurare uniformità dei diritti (standard minimi) dei lavoratori e delle studentesse e degli studenti e pertanto quantificando le risorse necessarie.
10. Semplificare gli organi di governo per la quale dovrebbe essere privilegiato tutto ciò che attiene alla progettazione didattica collegiale dei soggetti fondatori.
“Il Ministro Bianchi nella sua replica – fanno sapere Cgil e Flc – si è detto favorevole ad alcune modifiche da noi proposte come ad esempio sulla necessità di inserire l’intervento riformatore sugli ITS nel quadro delle riforme previste dal Pnrr, precisare il rapporto con il sistema universitario, ribadire la dimensione nazionale del sistema dell’istruzione tecnica superiore, confermare la natura di soggetti formativi degli Its (no a ruolo intermediazione manodopera), ridefinire la governance affidando un ruolo decisivo ai soggetti formativi pubblici, evitare il proliferare del numero degli ITS”. “Infine – concludono Cgil e Flc – il Ministro ha accolto la nostra richiesta di costituzione di gruppi di lavoro presso la sua segreteria tecnica dedicati in particolare alla riforma degli istituti tecnici e professionali”