PHOTO
“La parola Patto in sé non capisco cosa voglia dire, voglio capire cosa c’è dentro. Il Patto che proporrei è di fare accordi e contratti, che riconoscano il valore del lavoro, di superare la precarietà e affermare diritti uguali per tutti nel lavoro. A me sembra che questo sia l’elemento centrale”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell’assemblea di Confindustria dove è stato rilanciato un Patto per l’Italia.
“Sarebbe utile finalmente fare una legge sulla rappresentanza” anche per cancellare i contratti pirata e rilanciare il valore del contratto nazionale, sottolinea Landini ricordando anche che i sindacati hanno scritto a inizio settembre una lettera al premier Mario Draghi e “chiesto di avviare un confronto sulle cose concrete da fare, dalla salute e sicurezza sul lavoro al tema dei licenziamenti, dalla riforma fiscale e delle pensioni al rinnovo del contratto Pa”. Sullo smart working, aggiunge, “si può fare accordo generale per regolarlo nei contratti nazionali”.
Inoltre ha aggiunto Landini “non ho sentito una parola sulle multinazionali che non stanno arretrando di un passo sulle loro posizioni e continuano a licenziare e anche su come si combatte l’evasione fiscale, non ho sentito nulla”.