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Roma, 11 maggio – Arrivare subito alla definizione di un “Accordo per la sicurezza” tra governo e parti sociali, fare assunzioni mirate nei servizi pubblici per garantire più prevenzione, ispezioni e controlli, condizionare le risorse del PNRR destinate alle imprese e alle aziende al rispetto dei contratti e di tutte le norme su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, fino ad arrivare ad una vera e propria patente a punti. Sono queste le principali richieste che il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha avanzato al tavolo sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che si è tenuto con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, il ministro della Salute, Roberto Speranza, e i vertici di Cgil, Cisl e Uil.
“Quella degli incidenti e dei morti sul lavoro – ha sottolineato il leader della Cgil – è una vera e propria emergenza nazionale. È necessaria una strategia sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per dare finalmente risposte adeguate. Strategia che deve essere finanziata anche con il PNRR e i fondi per la coesione europei e nazionali. Le risorse destinate alle imprese e alle aziende devono, però, essere condizionate al pieno rispetto delle garanzie di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, alla regolarità contrattuale e alla legalità”.
Per il segretario generale della Cgil, “per superare l’emergenza è necessario fare rapidamente assunzioni mirate nei servizi pubblici per aumentare la prevenzione attraverso più formazione, ispezioni, controlli e una maggiore ricerca sulla sicurezza. E’ inoltre necessario rafforzare la rappresentanza sindacale dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro e valorizzare la contrattazione come misura di prevenzione”.
Landini, infine, ha rilanciato la proposta di una patente a punti per le imprese, come strumento di controllo “sulla regolarità e il rispetto delle norme sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la legalità e l’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro”.