"Io ricordo una serie di parole molto forti che usò Papa Francesco, dicendo che per lui era importante il rapporto con il lavoro, disse in modo molto esplicito che non c'è sindacato senza lavoratori e non ci sono lavoratori liberi senza sindacato" Lo ha detto Maurizio Landini intervistato da Radio Vaticana ricordando lo storico incontro del 19 dicembre 2022 quando nell'Aula Paolo VI in Vaticano andarono in udienza più di 5mila delegate e delegati della Cgil.

"Invitò noi a non essere indifferenti di fronte a tutte le diseguaglianze, alle storture che nel lavoro esistevano, e quindi per combattere la cultura dello scarto, i livelli di precarietà e di discriminazione; fece una domanda anche diretta, provocatoria - ha ricordato il segretario generale della Cgil -, perché una donna deve guadagnare meno di un uomo, perché i giovani devono essere così precari, perché deve prevalere una cultura dell'esubero, perché esistono i lavori usuranti ancora, perché si continua a morire sul lavoro, perché si continua a sfruttare le persone con il caporalato, perché si deve essere poveri lavorando, e ci incitò, usando queste parole, a dire che il sindacato è chiamato ad essere voce di chi non ha voce, e fuori dalla relazione a braccio ci disse che è il momento che dovete fare rumore, che non potete stare fermi di fronte a queste diseguaglianze"

Sul tema delle morti sul lavoro Landini ha poi ricordato che "Quest'anno il Primo Maggio l'abbiamo di nuovo dedicato alle questioni della sicurezza, per dire basta morti sul lavoro e questo vuol dire anche assumere fino in fondo la necessità di cambiare il modello di fare impresa, perché quello che si è affermato in questi anni nel nostro Paese è un modello di fare impresa che uccide, questa è la cruda verità.” “Continuano a fare leggi che favoriscono ancora di più la possibilità di appalto e di subappalto - ha concluso il leader Cgil -, uno dei quesiti referendari che si dovrà andare a votare l'8 e il 9 giugno, affronta proprio questo tema e chiede che l'impresa che decide di appaltare il lavoro deve mantenere lei la responsabilità sulla salute e la sicurezza lungo tutta la filiera degli appalti, cosa che oggi non avviene."

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