Eduardo Sanz (Santander, 1928 – Madrid, 2013)
Studia presso la Escuela de Artes y Oficios di Santander. Nel 1953 si trasferisce a Madrid e vi completa la formazione artistica presso la Escuela de Bellas Artes. Nel 1955 si reca a Parigi e l’anno successivo organizza una personale a Santander, presso la Galleria Delta. Partecipa alla Biennale di Venezia del 1962 e alla Biennale di S. Paolo del Brasile nel 1963. Due anni dopo riceve un premio al III Salón Nacional de Pintura di Alicante.
Nel 1967 si stabilisce a Madrid, dove entra in contatto con il gruppo «Antes del Arte», sponsorizzato dal critico Vicente Aguilera Cerni che nel 1968 scrive il saggio polemico di presentazione Experiencias Ópticas, Perceptivas, Estructurales. Il collettivo, composto per lo più da artisti valenciani, come Eusebio Sempere, Ramón de Soto, Francisco Sobrino, Jordi Teixidor, opera nell’ambito dell’arte cinetica e della op art, ed entra in forte polemica con il coevo gruppo «Mente» che lavora nello stesso momento su ricerche complanari. Nel 1969 espone alla collettiva Formas Computables, nell’ambito del seminario «Generación Automática de Formas Plásticas» organizzato dall’Università di Madrid.
Solo sul finire degli anni Settanta la sua pittura cambia percorso con un radicale passaggio pop: l’artista si specializza in marine realizzate con colori brillanti. Nel 1984 espone presso la Biblioteca Nacional di Madrid. Nel 2000 una retrospettiva intitolata Eduardo Sanz: Mar Adentro è organizzata a Cadice. Le sue opere si trovano nelle collezioni di musei nazionali (Centro de Arte Reina Sofía, Museo de Arte Contemporáneo di Siviglia, Museo de Arte Abstracta di Cuenca) e internazionali (Ochester Art Museum di New York, Museo d’Arte Contemporanea di Ostenda in Belgio).
(Chiara Caporilli)
Partecipazione, 1970, specchi sovrapposti, 60×60 cm
(Foto: Giuseppe Schiavinotto)