Ennio Calabria (Tripoli, 7 marzo 1937 – Roma, 1 marzo 2024)

Conseguita la maturità artistica, segue i corsi della Scuola Libera del Nudo all’Accademia di Belle Arti di via Ripetta a Roma. Nella capitale tiene la sua prima personale alla Galleria La Feluca (1958). Nel 1959 partecipa alla VIII Quadriennale di Roma (tornerà a esporvi nel 1972, ’86 e ’99). Nel 1961, con i pittori Ugo Attardi, Fernando Farulli, Alberto Gianquinto, Piero Guccione, Renzo Vespignani e i critici Dario Micacchi, Antonio Del Guercio e Duilio Morosini fonda il gruppo di tendenza realista «Il pro e il contro». Nel 1964 prende parte alla Biennale di Venezia.

Sin dagli esordi, le sue opere sono caratterizzate da una raffinata ambiguità venata da incertezza esistenziale. Dalla fine degli anni Settanta l’inclinazione realista delle sue opere si arricchisce di una pennellata più libera e informalizzata. Con la metà degli anni Sessanta intensifica la sua attività espositiva con numerose personali all’Obelisco, al Fante di Spade e alla Nuova Pesa a Roma (1965), alla Galleria Gissi di Torino (1966), alla Galleria Bergamini di Milano (1968) e alla Galleria Forni di Bologna (1973). Nel 1979 l’Istituto Italiano di Cultura a Vienna gli dedica un’antologica di grafica. Due anni dopo espone al centro Adriano Olivetti di Città del Messico e, nel 1982, al Museo Alvar Aalto di Jyvaskyla (Finlandia).

Dopo le personali alla Galleria La Gradiva di Roma (1985) e alla Rotonda della Besana a Milano (1985), espone alla Gucci’s Gallery di New York (1985). Il 1987 è l’anno della sua grande antologica a Castel Sant’Angelo a Roma. A due anni dalla partecipazione all’International Exposition di Chicago (1992), espone al Palazzo dei Papi di Viterbo. Dopo la personale dedicata al ciclo La sintassi della strada presso il Museo Civico di Chieti (2002), nel 2004 presenta la serie dei ritratti di Giovanni Paolo II al Museo Vittoria Colonna di Pescara e alla Reggia di Caserta.
Muore a Roma il 1° marzo 2024.

(Andrea Romoli)


Nella memoria una piazza di luce, nel buio un vagito!, 2021, pastello su carta 70x50 cm 

Bozzetto per il manifesto del 1° Maggio, 1971, tecnica mista su carta, 99×70 cm

Manifestazione, 1973, acrilico su tavola, 80×160 cm
(Foto: Giuseppe Schiavinotto)

Senza titolo, 1973, tecnica mista su tavola, 171×210 cm
(Foto: Giuseppe Schiavinotto)

Senza titolo, 1979, tecnica mista su carta, 101×72,5 cm
(Foto: Giuseppe Schiavinotto)

Senza titolo, 1979, tecnica mista su carta, 45×30 cm
(Foto: Giuseppe Schiavinotto)

Studio per figura di donna, 1991, tecnica mista su carta, 57×76 cm
(Foto: Giuseppe Schiavinotto)

Il vento si scaglia contro le cose, 2005, acrilico su tela, .160×120 cm
(Foto: Alessandra Pedonesi)

Ritratto di Luciano Lama, 2005, acrilico su tela, 160×120 cm
(Foto: Alessandra Pedonesi)

Manifesto del Centenario Cgil, 2006, tecnica mista su carta, 100×70 cm
(Foto: Corrado De Grazia)

Bozzetto per il manifesto del Centenario della Cgil, 2006, tecnica mista su carta, 100×70 cm
(Foto: Corrado De Grazia)

Il vento.Le radici dei diritti. Bozzetto della tessera Cgil 2009, 2008, olio su tela, 70×50 cm
(Foto: Corrado De Grazia)

150 anni dall’Unità d’Italia, studio per il percorso dell’identità, 2011, olio su tela, 55×45 cm

Di Vittorio. Ragione delle cose e diritti dell’uomo, 2011, grafite su carta, 69×49 cm

Ritratto di Luciano Lama. Primo bozzetto per una serigrafia, 2016, acrilico su tela, 44×59 cm