Enrico Benaglia (Roma, 1938)
Giovanissimo, dimostra una naturale propensione per il disegno e la pittura. Fondamentale per la sua formazione è la frequentazione degli artisti di Villa Medici e di quelli di Via Margutta (Fazzini, Gentilini, Omiccioli). Il suo esordio espositivo avviene a Roma nel 1969 negli spazi della Galleria La Vetrata con il sostegno di Purificato, Stradone e del critico Virgilio Guzzi, che apprezza subito la particolare dimensione onirica dei suoi lavori.
Dal 1970 si dedica alla sperimentazione delle tecniche grafiche. Per tutto il decennio successivo intensifica la sua attività espositiva con mostre (Roma, Osaka, Vienna) e partecipazioni a premi nazionali e internazionali. Nel 1985 l’Università di Umea (Svezia) lo sceglie quale illustre rappresentante dell’arte italiana. Un anno più tardi l’artista espone all’Art Fair Stockholm (ospitato dalla galleria svedese Artgeneral). Sempre nel 1986, a Roma, realizza scenografie e costumi per spettacoli teatrali, riprendendo una vecchia passione che già nel 1978 lo aveva visto impegnato nella commedia Lettere di Gozzano, messa in scena per la Rai.
Per tutti gli anni Novanta prosegue la sua attività espositiva: nel 1991 lo spazio romano Fiat Arte ospita circa 50 quadri realizzati a partire dal 1978. Tra le mostre recenti si ricordano le personali romane alla Galleria L’Indicatore (2000) e alla Galleria Edarcom Europa. Nel 2003 espone a Tallin (Estonia) e a Bruxelles. Risiede e opera a Roma.
(Andrea Romoli)
Senza titolo, 1992, pastelli e gessetti su carta intelata, 100×70 cm
(Foto: Giuseppe Schiavinotto)