Marinka Dallos (Lörinci, Ungheria, 1929 – Roma, 1992)
Nasce in un piccolo paese dell’Ungheria e qui trascorre l’infanzia e la giovinezza. Nel 1949, al Festival di Budapest per l’Incontro Mondiale della Gioventù, conosce il poeta italiano Gianni Toti, che sposa qualche tempo dopo. Giornalista e traduttrice in Italia di molti poeti ungheresi, come Jòzsef e Radnoti, nel 1960 approda alla pittura, un’attività che la occuperà interamente, per oltre trent’anni. Le sue tele, ispirate alla terra ungherese, narrano storie e favole della sua infanzia, oppure colori e luoghi di Roma, in chiave naïf. A Roma fonda assieme ad Amelia Pardo, Graziolina Rotunno, Alfredo Ruggeri e Maria Vicentini il «Gruppo dei Romanaïfs» e pubblica una raccolta di saggi teorici sul fenomeno naïf, nel 1974. Riceve numerosi premi, tra cui il «Premio Luzzara», il «Premio Foemina» a Morges, il primo Premio Mursia. Sue opere appartengono alle collezioni di numerosi musei, tra cui le Halles St. Pierre di Parigi, il Museo Anatole Jakovsky di Nizza, il Mayar Naïf Muveszek di Kecskernet, il Museo d’Arte Naïf di Spagna e il Museo Naïf di Luzzara.
(Chiara Caporilli)
Senza titolo, 1978-79, olio su tela, 255×585 cm
(con Amelia Pardo)