Piero Guccione (Scicli, Ragusa, 1935 – Scicli, Ragusa, 2018)

Conseguito il diploma all’Istituto d’Arte di Catania, si trasferisce a Roma (1954) dove frequenta Guttuso e gli artisti realisti. Dopo la partecipazione alla prima spedizione paletnologica nel Sahara libico (1958-1959) per rilevare delle pitture rupestri, nel 1960 tiene la sua prima personale alla Galleria Elmo di Roma. Nel 1961, con Ugo Attardi, Ennio Calabria, Alberto Gianquinto, Fernando Farulli, Renzo Vespignani e i critici Antonio Del Guercio, Dario Micacchi e Duilio Morosini, fonda il gruppo «Il pro e il contro». Le opere di questo periodo si allontanano dalla matrice realista degli esordi per accostarsi a soluzioni che rimandano alla pittura di Bacon. Nello stesso periodo, partendo da Luca Signorelli, avvia uno studio sui maestri del passato che riprenderà in diversi momenti della sua ricerca pittorica. Negli stessi anni affronta la lettura critica del mondo moderno con gli oggetti-icone della contemporaneità. Dalla metà degli anni Sessanta, con i cicli dei giardini, dei balconi, dei paesaggi riflessi sulle carrozzerie, le sue opere si presentano con immagini semplificate, spesso caratterizzate da linee orizzontali e verticali, tratte da una quotidianità comune e intima. Tra il 1966 e il 1988 partecipa a cinque edizioni della Biennale di Venezia. A partire dagli anni Settanta inizia il ciclo Linee del mare e della terra, in cui tratta il genere del paesaggio interpretandolo con forme fortemente rarefatte dalla spiccata valenza lirica. Nel 1984 espone a Washington (Hirshhorn Museum) in occasione della mostra Drawings 1974-1984. Un anno dopo il Metropolitan Museum e The Mezzanine Gallery di New York gli dedicano un’antologica di grafica. Nel 1998 allestisce una personale nelle sale di Palazzo Reale a Milano e cinque anni dopo rende omaggio ai 25 anni di Pontificato di Giovanni Paolo II partecipando a una collettiva al Pantheon di Roma. Accademico di San Luca dal 1995, riceve il Premio Speciale per la Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1999 e la Medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica Italiana come benemerito dell’arte e della cultura nel 2004. La Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma presenta, dal 4 dicembre 2008 al 25 gennaio 2009, la grande esposizione antologica “Piero Guccione”, dove la produzione di Guccione viene ripercorsa attraverso più di cento opere, provenienti da collezioni pubbliche e private. La mostra propone nel nucleo centrale i lavori esposti da luglio a settembre 2008 a Palazzo Reale di Milano, cui si aggiungono numerose opere che documentano i vari aspetti dell’attività dell’artista. Le sue opere sono nelle collezioni del Senato della Repubblica Italiana e al Metropolitan di New York. Nel 2011 al Festival Internazionale del film di Roma e alla Biennale di Venezia viene presentato il film documentario "Piero Guccione, verso l’infinito". Si spegne il 6 ottobre 2018 nella sua amata casa-studio di Quartarella nella campagna modicana.


Ritratto di Luciano Lama, 1985, matita su cartoncino,  35×30 cm

A Giuseppe Di Vittorio, alla sua passione morale, 1986, pastello su carta Fabriano, 48×30 cm

(Foto: Alessandra Pedonesi e Aldo Cimaglia)

Studio per una acquaforte dedicata a Mario Luzi, 1993, pastello su carta, 21×13 cm

(Foto: Alessandra Pedonesi e Aldo Cimaglia)

Prima della sera, 2005, olio su tela, 54,5×64 cm

(Foto: Gianni Mania)

L’ombra nera sul paesaggio (per Portella della Ginestra), 2007, pastello su carta, 22×36 cm

(Foto: Corrada De Grazia)

Fratelli d’Italia, 2011, pastelli e t.m. su carta, 22×48 cm