Raffaele Leomporri (Roma, 1926 – Philadelphia, 1974)
L’artista nasce a Roma e negli anni della guerra incontra Renato Guttuso, con il quale lavora nello studio di Villa Massimo. Ben presto lo studio di Guttuso, assieme a quelli di Leoncillo, Mancini (v. scheda) e Mazzacurati, diventa un luogo d’incontro per gli artisti e i critici dell’ambiente romano – dai giovani di «Forma 1» a Giulio Carlo Argan – dove si discute di realismo e di astrattismo, di nuova figurazione e di marxismo. L’artista romano, di tendenza realista, ottiene la prima personale nel 1956, alla Galleria Il Pincio di Roma; tre anni dopo espone alla Galleria La Nuova Pesa. Negli anni Sessanta la sua ricerca si avvia verso una nuova figurazione che si alimenta di spunti ulteriori, presi dall’immaginario pop e dall’immagine cinematografica, con rinnovato accento espressionista, di matrice guttusiana. Nel 1974 l’artista muore a Philadelphia. Sue opere si trovano nelle collezioni della Pinacoteca di La Spezia e di Siena, presso la Tate Gallery e la Contemporary Art Society di Londra.
(Chiara Caporilli)
La raffineria, 1952, olio su tela, 100×70 cm