Titina Maselli (Roma, 1924 – Roma, 2005)

Terminati gli studi classici, si dedica alla pittura, incoraggiata dal padre, il critico d’arte Enrico Maselli. All’inizio, influenzata dalle esperienze della Scuola Romana, crea opere pittoriche molto materiche. Nel 1949 viene allestita la sua prima personale, presso la Galleria L’Obelisco di Roma. In questo periodo l’artista sperimenta il nero degli inchiostri da stampa, concentrandosi sulla qualità compositiva del rapporto tra luce e ombra. Si interessa alle tematiche contemporanee, all’ambiente metropolitano e allo sport, ed elabora in chiave personale le immagini tratte dalle cronache giornalistiche, studiando in particolar modo il linguaggio fotografico. Nel 1950 partecipa alla Biennale di Venezia, e l’anno successivo è selezionata per la Quadriennale di Roma. Nel 1952 decide di trasferirsi a New York, dove rimane per due anni. Tornata in Italia, espone nel 1954 alla Biennale di Venezia. L’anno successivo espone alla Quadriennale di Roma e a New York, presso la Galleria Durlacher Bros, dove aveva già esposto nel 1953. Si trasferisce in Austria, soggiornando fino al 1958 a Klagenfurt. Nel 1964 partecipa nuovamente alla Biennale di Venezia con alcuni lavori che la avvicinano alle ricerche della Pop Art americana. Tale vicinanza si coniuga nelle sue opere a una matrice di ascendenza futurista, dove la frammentazione dell’immagine si imposta su un originale dinamismo compositivo. Nel 1966 realizza un’antologica presso la Sala Comunale delle Esposizioni di Reggio Emilia. Nel 1968 viene pubblicata una monografia dedicata al suo lavoro, sia in Italia che in Francia. Nello stesso anno l’artista partecipa al «Premio Marzotto». A metà degli anni Settanta comincia a lavorare per il teatro, realizzando scene e costumi per allestimenti teatrali di opere di Schiller, Pirandello, Müller, Bernard, Pinter, Shakespeare, in un’attività che corre parallela alla ricerca pittorica per tutti gli anni Ottanta e Novanta. È del 1981 una personale al Grand Palais di Parigi. Nel 1984 partecipa nuovamente alla Biennale di Venezia. Nel 1990 un’importante antologica è realizzata al Castello Estense di Mesola. Nel 1991 sue opere sono presentate alla Casa del Mantegna di Mantova.

(Chiara Caporilli)


Inseguimento I, 1998, olio su tela, 89×115,7 cm

(Foto: Corrado De Grazia)