Vania Elettra Tam (Como, 1968)
L’ironia e la seduzione delle sue sceneggiature si sovrappongono a una velata critica sociale ma dallo sguardo sempre lieve, divertito e surreale. I rifugi casalinghi, la delicatezza e l’instabilità dei suoi microcosmi quotidiani ci mostrano autoritratti dell’artista mentre indaga le abitudini ossessive del mondo femminile contemporaneo.
Lo spettatore è invitato a giocare con forme ed ombre, con la consapevolezza che niente è come sembra.Fra le principali mostre personali: “conTAMinAzione” Palazzo della Ragione – Mantova; “Il giro del mondo in 30 m²” – Nardi Arte – Roma; “OKO 10”, City Museum Cibenik – (Croazia); “Kanon . Regole ferree” Woland Art – Trieste; “Doppia mentiS” – Orizzonti Arte – Ostuni; “Un giorno di ordinaria pulizia” e “Cronaca Rosa”, Wannabee Gallery – Milano.Ha partecipato alla 54° Biennale di Venezia – Padiglione Italia diffuso – Palazzo Te – Mantova.Fra le collettive: “Un’altra storia”- San Carpoforo – Milano; “Aquisizioni” Museo Parisi Valle – Maccagno; “Coexisti”E-Lite studiogallery – Lecce; “Iside Contemporanea” Museo Arcos – Benevento; “Plurale Femminile”, Biffi Arte – Piacenza; “Aliens” Casa Ludovico Ariosto – Ferrara; “Cibi Condimentum Esse Famem”, EXPO 2015 – Milano; “Perturbaciones”, National Museum of Fine Arts – Habana (Cuba); “Art Basel Mania” FushionArt – Miami (USA); “Artists & Authors”, San Diego Art Institute – (USA); “Meeting of Italian artists”, Casanova Palace – Praga (Repubblica Ceca); “Book Art Project”, Baglioni Hotel – Londra (Inghilterra).Del suo lavoro hanno scritto Carlo Micheli, Edoardo Di Mauro, Ivan Quaroni, Igor Zanti, Alessandra Redaelli, Franca Marri, Iva Körbler, Vincenzo Giulio Farachi, Ferdinando Creta, Carlo Ghielmetti, Sergio Gaddi.
La sua mostra personale a Trieste è stata presentata dal critico Edward Lucie-Smith.
Vive e lavora a Milano.
SOSpesa2, 2011, olio su tela, 200×190 cm