Walter Valentini (Pergola, Pesaro, 1928 - Milano 2022)

La sua formazione avviene tra Roma, Milano e Urbino, dove studia all’Istituto d’Arte dedicandosi in special modo alle arti grafiche. Le prime esposizioni risalgono agli anni Sessanta, mentre la prima personale di pittura, presso la Galleria Vinciana, è datata 1974. Negli anni Settanta lavora sui rapporti tra pittura e incisione e, successivamente, si dedica alla qualificazione dello spazio di interi ambienti.

Frequenti sono le esposizioni, anche internazionali, tra cui l’antologica di Cracovia e Torun (1986), la sala personale alla Biennale di Grafica di Lubiana, l’antologica di Rimini (1989), le personali di New York e Siegburg (1990). Nel 1989 esegue un’importante installazione presso l’Abbazia di Chiaravalle milanese e un anno più tardi realizza due opere per Ashford Properties Inc., a Greenwich, nel Connecticut.

All’inizio degli anni Novanta è impegnato ad Aspen dove, per conto dell’Idca, realizza un’opera dal titolo Lo spazio e il tempo. Un anno dopo allestisce alla Freearte di Milano Il labirinto della memoria, un’installazione percorribile di seicento metri quadri. Docente d’Incisione presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, a partire dalla metà degli anni Ottanta pubblica numerosi libri d’artista e cura diverse edizioni per prestigiosi artisti ed editori. Dal 1987, in collaborazione con noti intellettuali, realizza proprie edizioni artistiche. Nel 1999 espone alla Quadriennale di Roma. Risiede e opera a Milano.

(Andrea Romoli)


La città ideale, 1988, tecnica mista su tavola, 90×90 cm
(Foto: Andrea Valentini)