Augusto Perez (Messina, 1929 – Napoli, 2000)
A sette anni si trasferisce con la famiglia a Napoli. Terminati gli studi classici si iscrive alla facoltà di Architettura che abbandonerà nel 1951. La sua prima mostra personale risale al 1954 alla Galleria Blu di Prussia a Napoli. Due anni più tardi, divenuto assistente di Emilio Greco alla cattedra di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli che, successivamente, lo vedrà titolare della cattedra medesima, è presente alla VII Quadriennale d’Arte di Roma (vi esporrà anche nelle edizioni del 1959, ’65, ’72 e ’86) e alla Biennale di Venezia.
I suoi esordi sono caratterizzati da un realismo che, con l’avvento degli anni Sessanta, si arricchisce di allusioni e citazioni tratte dalla classicità. Nel 1960 espone alla mostra The New Generation in Italian Art e alla mostra parigina di scultura italiana contemporanea presso il Museo Rodin. Lo stesso anno partecipa con una personale alla XXX Biennale di Venezia (alla rassegna lagunare parteciperà con mostre personali anche nel 1966 e 1970).
Successivamente prende parte alla Mostra di Scultura italiana itinerante per il Giappone, alla Biennale del Mediterraneo di Alessandria d’Egitto e ad altre importanti rassegne a Berlino, Amburgo, Colonia, Monaco, Copenaghen, Liverpool. Con il passare degli anni la sua popolarità cresce di pari passo con l’intensificarsi della sua attività espositiva: nel 1982 un sondaggio del «Premio Cagli» lo vede tra i primi cinque artisti italiani viventi più noti con Burri, Guccione, Schifano e Vedova. Nel 1987 la sua città natale gli dedica una grande mostra antologica. Cinque anni dopo è protagonista di una personale al Palazzo Reale di Napoli.
(Andrea Romoli)
Bambino con pane, 1957, bronzo, 61×88×82 cm
(Foto: Giuseppe Schiavinotto)