Bruno Canova (Bologna, 1925 – Ischia, 2012)
Nella seconda metà degli anni Quaranta studia grafica presso la scuola del Convitto Rinascita a Milano, dove ha come insegnanti Albe Steiner, Max Huber, Lucio Lombardo Radice e altri personaggi di spicco della cultura italiana. Il suo esordio espositivo avviene in Cecoslovacchia nel 1949 in occasione di una mostra sulla grafica italiana.
All’inizio degli anni Sessanta espone più volte alla Galleria La Cassapanca di Roma. Nel 1964 si aggiudica il «Premio Suzzara» e, un anno dopo, è presente alla Quadriennale di Roma, cui parteciperà anche nell’edizione del 1986. Nel corso degli anni Settanta prende parte a diverse mostre e collettive e tiene una personale alla Galleria Skemaz di Roma (1979). Nel 1993 espone alla Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II di Roma.
Cinque anni dopo è protagonista di un’antologica promossa dal Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università di Roma La Sapienza. Oltre alle discipline pittoriche, ha svolto una intensa attività di incisore (in particolare nel campo dell’acquaforte) e di illustratore che lo ha portato a realizzare più di trecento lastre. Artista dalle finissime capacità tecniche, impegnato nell’ambito del realismo, Ha indagato a lungo il mondo della natura e le insidie della civiltà contemporanea.
(Andrea Romoli)
L’arte della guerra, 1971, disegno su carta montata su lastra di zinco, 33,2×46,5 cm