Giuseppe Sorano (Siracusa, 1896 – Siracusa, 1968)
L’artista siracusano, allievo dello scultore Pasquale Sgandurra, prima di giungere alla pittura, ha lavorato alla Banca d’Italia. Lasciato il posto di lavoro, frequenta nel 1920 l’ambiente artistico romano. Qui sembra aver partecipato alla III Quadriennale d’Arte nel 1939, anche se la sua presenza non è registrata in catalogo, e alla IV edizione, del 1951. Nel 1935 risulta vincitore del «Premio Pittura» dell’Azienda di Soggiorno di Siracusa.
Durante il ventennio fascista affronta dunque la pittura e il disegno, facendosi apprezzare come ritrattista e paesaggista. Nella sua produzione ritrae i personaggi illustri del momento, ma anche un’umanità malata, degradata, analizzando con fare veloce, sia a carboncino, sia a tempera, le fisionomie tormentate dei malati psichiatrici. Nel 1952 realizza una personale presso la Camera di Commercio di Siracusa. Dal 1962 è Accademico di merito de «I 500». Nel 1967 espone i suoi lavori presso il Palazzo degli Studi di Siracusa. Dopo la morte, il Comune di Siracusa gli dedica un premio di pittura, realizzato in cinque edizioni, dal 1976 al 1980, intitolato «Premio Primavera Giuseppe Sorano» in suo ricordo.
(Chiara Caporilli)
Pietralonga, 1939, olio su tavola, 70,8×96,7 cm
(Foto: Alessandra Pedonesi e Aldo Cimaglia)
Orecchio di Dioniso, 1939, olio su tela, 112×81 cm
(Foto: Alessandra Pedonesi e Aldo Cimaglia)