Jaber (Babilonia, Iraq, 1948)

Nasce in un villaggio vicino a Babilonia nel luglio 1948. Diciottenne, si trasferisce a Baghdad per seguire le lezioni dell’Istituto d’Arte. Diplomatosi nel 1970, stabilisce la sua residenza nella città santa di Karbala per dedicarsi all’attività didattica. Per eludere la repressione sistematica contro gli oppositori del regime e gli intellettuali, decide di lasciare l’Iraq per trasferirsi a Roma. In Italia dal 1972, prosegue la sua ricerca artistica seguendo i corsi di scultura di Emilio Greco e, dal 1975, quelli di pittura di Franco Gentilini all’Accademia di via Ripetta a Roma.

Nella capitale si guadagna da vivere facendo ritratti a piazza Navona. Con gli anni Ottanta, mentre imperversa la guerra Iran-Iraq, si fa promotore di iniziative di mobilitazione sociale e inizia a rileggere pittoricamente la propria storia facendo riaffiorare nelle tele atmosfere e colori che rimandano ai luoghi della sua giovinezza. A partire da questi anni partecipa a numerose rassegne collettive e tiene mostre personali in Italia, Belgio, Siria, Francia, Austria, Germania, Libano, Inghilterra, Emirati Arabi, Egitto. Nel 2004, alla Biennale del Cairo, gli viene dedicata la sala d’onore. Risiede e opera a Roma.

(Andrea Romoli)


L’altra faccia del potere, 1980, acrilico su tela, 80×120 cm
(Foto: Giuseppe Schiavinotto)

Donne di due mondi, anni Novanta del XX sec., acrilico su tela, 295×305 cm
(Foto: Giuseppe Schiavinotto)