Juan Giralt Ortíz (Madrid 1940 - Madrid, 2007)
Giovanissimo studia alla Central Art School di Londra. Nel 1959 realizza la prima personale presso la Galleria Fernando Fe di Madrid. Nel 1965 espone contemporaneamente alla Biennale di San Paolo del Brasile e alla Biennale di Venezia. Vincitore di una borsa di studio, si reca nel 1967 a Parigi: di qui cominciano i viaggi che lo porteranno a essere un artista cosmopolita. Nello stesso anno espone a Lisbona. Dopo alcune partecipazioni a rassegne di Madrid e Siviglia, organizza nel 1980 una mostra itinerante in Sudamerica dal titolo Linea Espacio y Color en la Pintura Española Actual. L’anno successivo si reca a New York dove risiede per due anni. Da un punto di vista formale la ricerca dell’artista madrileno subisce nel tempo evoluzioni strutturali. Muove i primi passi nell’ambito dell’informale, per approdare poi, a partire dai primi anni Settanta, a una fase pop in cui predomina l’uso di un colore squillante accompagnato da sagome dai bordi ben fissati. Nel decennio successivo, dopo aver subito il fascino dell’ambiente newyorkese, sembra rimeditare alcune annotazioni informali degli anni precedenti, dove però la tecnica del dripping si mescola all’uso del collage. Chiara rimane la matrice surrealista che sembra affiorare in molti passaggi del suo lavoro. Nel 1997 le sue opere sono selezionate per l’importante rassegna Art i Solidaritat presso il Museo Nacional de Historia de Cataluña di Barcellona. Alcuni suoi lavori appartengono alle collezioni del Centro de Arte Reina Sofía e del Museo de Arte Contemporáneo di Siviglia.
(Chiara Caporilli)
La parcela, s.d., acrilico su legno pressato, 91×102 cm
(Foto: Giuseppe Schiavinotto)