Salvatore Viaggio (Catania, 1933)

Si trasferisce a Roma nel 1948. Da una matrice espressionista, riconoscibile nei disegni, in cui la mano dell’artista si fa meno meditata, aderisce negli anni Sessanta alle esperienze della Nuova Figurazione. In questo momento è interessato al rapporto fra figura umana e macchina, fra partizione geometrica della tela e movimento. Successivamente la sua pittura si oggettivizza, fino ad arrivare, alla metà degli anni Ottanta, alla piena astrazione.

Realizza la prima personale nel 1967 presso la Galleria La Nuova Pesa di Roma. Nel 1974, dopo il suo trasferimento a Milano, realizza una personale al Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Il comune di Taormina gli dedica un’ampia retrospettiva nel 1989 presso la Biblioteca Comunale. Vive e lavora tra Milano e Roma.

(Chiara Caporilli)


Lavoro, 1969 ca., carboncino su carta, 34,5×49,7 cm
(Foto: Alessandra Pedonesi e Aldo Cimaglia)

Le isole dell’amore, 1978, tecnica mista su carta, 88,5×69,6 cm