L'obiettivo "è raggiungere il quorum". Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, parla del referendum in occasione della presentazione dei dati del tesseramento Cgil.

"Siamo consapevoli che per raggiungere il quorum bisogna convincere quelli che a votare non ci vanno, parlare con chi pensa che votare non serve a nulla" e "fare in modo che le persone utilizzino il diritto a votare" perché "il referendum è lo strumento che consente a ogni cittadino, quel giorno, di essere in parlamento. Cambiando leggi balorde - sottolinea Landini - le persone avranno diritti e tutele in più. Siccome il parlamento, in questi anni, ha fatto leggi peggiorative per i lavoratori, il referendum consentirà alle persone di prendere la parola e, con il proprio voto, cambiare per migliorare la vita di milioni di persone".

"L'esito di quel referendum - ha argomentato Landini - permetterebbe per esempio a 2,5 milioni di persone - che lavorano e pagano le tasse in Italia - il giorno dopo di avere i diritti di cittadinanza che oggi non hanno; cancellare il contratto a tutele progressive introdotto col Jobs Act significa che 4 milioni di persone, tutte quelle assunte a partire dal 2015 e tutti quelli che saranno assunti in futuro, non potranno essere licenziati ingiustamente e avranno il diritto al reintegro; le persone che lavorano in imprese con meno di 15 dipendenti, in Italia quasi 4 milioni, aggiungeranno tutele che oggi non hanno; se pensiamo poi alle morti sul lavoro, che continuano ad essere un dramma e riguardano prevalentemente lavoratori precari e operanti in aziende di subappalto, il referendum rimette in capo all'azienda madre la responsabilità in termini di salute e sicurezza sul lavoro; così come con il referendum possiamo dare una botta al precariato eliminando alcune norme sull’utilizzo dei contratti a termine"

Sono stati fissati per lunedì 14 aprile i primi incontri della Cgil con le forze politiche in vista dei referendum dell'8 e 9 giugno: in mattinata con il Partito Democratico, nel pomeriggio con il Movimento 5 stelle e poi con Alleanza Verdi Sinistra. Lo ha indicato Landini, ricordando che nei giorni scorsi aveva inviato una lettera a tutti i leader delle forze politiche di maggioranza e di opposizione chiedendo un incontro per illustrare le ragioni dei quesiti referendari e la necessità di informazione per i cittadini.

Sul piano internazionale "C'è forte preoccupazione per i dazi perché le guerre commerciali hanno sempre portato a guerre armate" e per il fatto che nel frattempo c'è stato anche "un aumento della spesa per le armi che inevitabilmente sottrarrà risorse alla spesa sociale e al lavoro"

"Le due giornate dell'11 e del 12 aprile a Milano formalmente diventano l'avvio ufficiale della campagna elettorale referendaria", ha concluso il segretario generale della Cgil. In particolare, "il 12 aprile ci saranno iniziative in tutte le città d'Italia e anche in alcune città all'estero" tra cui Parigi, Bruxelles e Barcellona.

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