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Roma, 8 aprile - “Si sono concluse ieri, 7 aprile, le tre giornate di voto per eleggere le Rsu dei settori pubblici. La Flc e la Fp hanno mobilitato oltre 43mila candidate e candidati nell’istruzione, nella ricerca, nell'università e nell’Afam, nelle funzioni centrali e funzioni locali, e nella sanità”. È quanto fanno sapere, in una nota congiunta, Cgil nazionale, Flc Cgil e Fp Cgil.
“Circa 2,5 milioni di lavoratrici e lavoratori - proseguono Cgil, Flc, Fp - chiamati ad eleggere i loro delegati in migliaia di posti di lavoro nonostante la difficile fase storica segnata dalla pandemia, dalle incertezze sul contesto internazionale e l’emergenza economica e sociale che si sta determinando in queste settimane, hanno dimostrato, ancora una volta, con un'affluenza altissima, quanto sia importante partecipare e far sentire la propria voce attraverso il voto democratico”.
Per Cgil, Flc, Fp “la partecipazione, l’azione collettiva nei luoghi di lavoro sono gli strumenti per poter contare, per migliorare le proprie condizioni di lavoro e innalzare il livello qualitativo dei servizi pubblici e della conoscenza, per riconquistare diritti e contribuire a costruire un futuro migliore per sé e per gli altri. Per questo - aggiungono - rivendichiamo l’estensione delle Rsu anche in tutti i settori privati e una legge sulla rappresentanza per contrastare il dumping e rafforzare partecipazione e democrazia in ogni luogo di lavoro”.
“Il voto di questi giorni - sottolineano Cgil, Flc, Fp - riporta l’attenzione sulla necessità di investire nei settori della conoscenza, che lavorano con e per il futuro, e nei settori pubblici per i quali rimane forte l’esigenza di misure straordinarie per l’occupazione e per potenziare la qualità del lavoro e dei servizi”.
“Dai primi dati la Cgil si conferma il sindacato più votato nei settori pubblici e della conoscenza. Un grande grazie - concludono Cgil, Flc, Fp - va a tutte le candidate e a tutti i candidati che si sono messi in gioco e che hanno deciso di investire tempo, energie e intelligenza per rendere più forte, attraverso l’azione della rappresentanza, il ruolo dei lavoratori e delle lavoratrici”.