PHOTO
Le organizzazioni sindacali del Labour 7 e le organizzazioni datoriali di Business 7 hanno discusso ed elaborato la dichiarazione congiunta - "Realizzare il progresso dell'intelligenza artificiale attraverso il dialogo sociale" - che di seguito pubblichiamo nella versione inglese e italiana.
Realizzare il progresso dell'intelligenza artificiale attraverso il dialogo sociale
Il rapido progresso dei sistemi di intelligenza artificiale (IA), compresa l'IA generativa, è senza dubbio una delle tendenze più significative che interessano il mondo del lavoro e le nostre società in generale.
Con essa stanno già cambiando le vite, i modi di lavoro e le abitudini di milioni di lavoratori e di imprese.
Non è scontato che questo cambiamento si rivelerà positivo o negativo: dipende dalle decisioni assunte dai politici e dalla loro capacità di adottare politiche ambiziose ed efficaci e quadri normativi che favoriscano il progresso sociale, l'inclusione, l'uguaglianza, la prosperità economica, le imprese sostenibili, la continuità e la resilienza delle imprese, la creazione di posti di lavoro dignitosi, il rispetto delle istituzioni democratiche e dei diritti dei lavoratori.
Nell'attuale clima tecnologico in rapida evoluzione, è urgente mettere in atto meccanismi e politiche adeguati e agili per garantire che gli esseri umani mantengano il controllo degli avanzamenti dell'IA in futuro, che i programmi di istruzione includano la conoscenza e la consapevolezza dei cambiamenti tecnologici e che questi vadano a beneficio di tutti senza esacerbare le disuguaglianze, sia tra i Paesi e sia al loro interno.
Il dialogo sociale svolge un ruolo fondamentale in questo ambito. Insieme i lavoratori e datori di lavoro possono contribuire alle politiche più efficaci sull'uso e sul monitoraggio dell'IA per costruire il futuro del lavoro che vogliamo.
Recenti indagini dimostrano che, quando le parti sociali sono coinvolte e i diritti dei lavoratori rispettati, i luoghi di lavoro che utilizzano l'IA e che dispongono di una rappresentanza dei lavoratori possono determinare migliori condizioni di lavoro e una maggiore produttività. Questo dimostra i vantaggi per i lavoratori e per i datori di lavoro e promuove la cooperazione.
Ci attendono sfide e opportunità significative. Se si adotteranno misure normative e politiche adeguate, il progresso dell'IA potrà offrire importanti opportunità di lavoro, di reddito e di produttività, che dovrebbero essere condivise equamente. L'IA può aumentare l'efficienza del posto di lavoro, in quanto i compiti possono essere trasformati in modo efficace e migliorati attraverso l'automazione e la semplificazione dei processi.
L'IA, in sinergia con altre tecnologie abilitanti, può aumentare la produttività e la resilienza economica.
Investire nell'IA e nelle sue applicazioni in modo etico e inclusivo potrebbe condurre le industrie nell'economia dei dati, espandere il mercato del lavoro e migliorare i progressi in settori chiave come la sanità e le scienze della vita. In base al Processo di Hiroshima del G7 sull'IA, sosteniamo il G7 nella definizione di principi e politiche incentrati sull'uomo per monitorare e guidare la sua evoluzione, promuovendo nello stesso tempo l'innovazione e l'interoperabilità a beneficio di tutti.
Inoltre, comporta rischi legati alla protezione dei dati, alla sicurezza informatica, alla salute e alla sicurezza sul lavoro, alla privacy, alla libertà di associazione, alla responsabilità, all'autonomia dei lavoratori nello svolgimento del loro lavoro e alla proprietà intellettuale e ai diritti d'autore dei datori di lavoro e dei lavoratori. Si devono adottare misure adeguate per garantire che l'IA non comprometta la sicurezza e la salute sul lavoro e che la gestione algoritmica non porti a livelli estremi di monitoraggio o addirittura di sorveglianza illegale.
Il meccanismo decisionale algoritmico non dovrebbe minacciare di esacerbare e sistematizzare ulteriormente i pregiudizi e le discriminazioni nel mercato del lavoro, come la discriminazione di genere. Inoltre, nel contesto di un'economia digitale già sempre più concentrata, dovrebbero essere adottati quadri normativi e politiche per garantire che i sistemi di IA consentano a tutte le imprese di rafforzare la propria posizione sul mercato e di contribuire alla direzione e alla natura dell'innovazione tecnologica, anche attraverso il dialogo sociale. Le micro, piccole e medie imprese dovrebbero essere sostenute per avere un migliore accesso all'IA e alle tecnologie digitali per espandere la loro attività.
A tale proposito, noi, Labour 7 e Business 7, in qualità di rappresentanti delle organizzazioni sindacali e datoriali del G7, chiediamo ai membri del G7 di adottare quadri normativi e politiche in grado di:
• Promuovere il principio del controllo dell'IA da parte degli esseri umani, mantenendo una forte attenzione alla necessità di proteggere lo spazio civico, la governance democratica e i diritti umani;
• Promuovere il ruolo delle parti sociali nella progettazione, nell'implementazione e nel monitoraggio dell'uso dei sistemi di IA nel mondo del lavoro, anche istituendo consultazioni appropriate e fornendo ai lavoratori e ai loro rappresentanti l'accesso alle informazioni e alla formazione sulle conseguenze che l'introduzione e l'uso dei sistemi di IA possono avere sul loro lavoro;
• Istituire meccanismi tripartiti a livello nazionale e locale per promuovere il dialogo sociale e garantire un monitoraggio continuo dell'avanzamento dell'IA e il follow-up di eventuali
problematiche emerse;
• Investire nell'istruzione e nella formazione per garantire che gli studenti (giovani e adulti) imparino a conoscere l'IA, compreso il modo in cui sviluppare le tecnologie di IA e comprenderne l'efficacia e i rischi;
• Includere nelle politiche dell'AI il rispetto, la protezione e la promozione di tutti i principi e i diritti fondamentali dell'OIL sul lavoro, in particolare la libertà di associazione sindacale e l'effettivo riconoscimento del diritto alla contrattazione collettiva, l'eliminazione della discriminazione in materia di occupazione e impiego e il diritto a un ambiente di lavoro sano e sicuro;
• Fornire a tutte le imprese, comprese le PMI, e ai lavoratori i mezzi per cogliere le opportunità dell'IA, anche attraverso politiche di qualificazione e riqualificazione ambiziose ed efficaci;
• Garantire che i benefici dell'IA, anche in termini di produttività, siano ridistribuiti equamente tra i lavoratori e lungo la catena del valore.
Invitiamo tutti i Paesi a sviluppare risposte tra loro coordinate e a promuovere condizioni di parità che garantiscano il rispetto degli standard dell'OIL, compresi i principi e i diritti fondamentali sul lavoro. A tale proposito, accogliamo con favore l'adozione del Piano d'azione del G7 per uno sviluppo e un utilizzo dell'IA sicuri, protetti e affidabili nel mondo del lavoro da parte dei Ministri del Lavoro e dell'Occupazione del G7 e la sua approvazione da parte dei Capi di Stato e di governo del G7 al Vertice del G7 in Puglia.
Si tratta della prima iniziativa internazionale di questa natura incentrata sul lavoro e sull'occupazione.
Invitiamo i paesi membri del G7 a intraprendere azioni concrete per l'attuazione di questo Piano d'azione e a istituire un adeguato meccanismo di follow-up nel corso degli anni.
In particolare, accogliamo con favore il fatto che l'OIL e l'OCSE sono incaricati di riferire congiuntamente sull'attuazione del Piano d'azione del G7. Siamo pronti a contribuire a questo follow-up, anche attraverso:
• Fornire aggiornamenti sugli accordi sottoscritti a livello aziendale e settoriale in merito all'utilizzo dell'IA sul posto di lavoro.
• Fornire contributi e presentare raccomandazioni politiche su aree di lavoro specifiche relative all'uso dell'intelligenza artificiale nel mondo del lavoro.
• Partecipare a regolari discussioni tripartite di follow-up a livello di G7.
Shaping the advancement of Artificial Intelligence through social dialogue
The rapid advancement of artificial intelligence systems (AI), including generative AI, is undoubtedly one of the most significant trends affecting the world of work and our societies more broadly. With it, the lives, working methods and habits of millions of workers and businesses are already changing.
If this change is for the better or for the worst is not pre determined: it depends on the decisions taken by policymakers and their ability to adopt ambitious and effective policies as well as regulatory frameworks that favour social progress, inclusiveness, equality, economic prosperity, sustainable enterprises, business continuity and resilience, the creation of decent jobs, respect for democratic institutions and workers’ rights.
In today’s fast-changing technological climate, it is urgent that adequate and agile mechanisms and policies are put in place to ensure that humans remain in control of AI developments in the future, that education curricula include knowledge and awareness on technological change and that it benefits all without exacerbating inequalities, both between and within countries.
Social dialogue plays a key role in this regard. Workers and employers can jointly contribute to the most effective policies on the use and monitoring of AI to shape the future of work we want.
Recent surveys show that, when social partners are involved and the rights of workers respected, workplaces using AI and having worker representation can result in better working conditions and higher productivity. This demonstrates that this benefits both workers and employers and promotes cooperation.
Significant challenges and opportunities lie ahead of us. If adequate regulatory and policy measures are taken, the advancement of AI could yield important job, income and productivity opportunities, which should be fairly shared. AI can boost workplace efficiency as tasks can be effectively transformed and augmented through automation and streamlined processes.
AI, in synergy with other enabling technologies, can enhance productivity and economic resilience. Investing in AI and its applications ethically and inclusively could usher industries into the data economy, expand the labor market, and enhance progress in key sectors such as healthcare and life sciences. Building upon the G7 AI Hiroshima Process, we support the G7 in establishing human-centered principles and policies to monitor and guide its evolution, while fostering innovation and interoperability for the benefit of all.
It also raises risks related to data protection, cybersecurity, health and safety at work, privacy, freedom of association, liability, workers’ autonomy when performing their job, and employers and workers’ intellectual property and copyrights. Appropriate measures must be taken to make sure that AI does not undermine occupational safety and health, and that algorithmic management does not lead to extreme levels of monitoring or even illegal surveillance.
Algorithmic decision-making should not risk exacerbating and further systematising bias and discrimination in the labour market, such as gender-based discrimination. In addition, in the context of an already increasingly concentrated digital economy, regulatory frameworks and policies should be adopted to make sure AI systems enable all enterprises to strengthen their market position and contribute to the direction and nature of technological innovation, including through social dialogue. Micro, small and medium-sized enterprises should be supported to have better access to AI and digital technologies to expand their business.
In this regard, we, the Labour 7 and Business 7, as representatives of trade unions and employers’ organizations in the G7, call upon G7 members to adopt regulatory frameworks and policies that:
• Promote the principle of humans in control of AI, keeping a strong focus on the need to protect civic space, democratic governance and human rights;
• Promote the role of social partners in the design, implementation and monitoring the use of AI systems in the world of work, including by establishing appropriate consultations and providing workers and their representatives with access to information and training on the implications that the introduction and use of AI systems can have on their work;
• Put in place tripartite mechanisms at national and local levels to foster social dialogue and ensure continuous monitoring of the advancement of AI and follow-up of any issues arising;
• Invest in education and training to ensure students (youth and adults) learn about AI, including how to develop AI technologies and understand its effectiveness and risks;
• Embed the respect, protection and promotion of all ILO fundamental principles and rights at work in AI policies, in particular freedom of association and the effective recognition of the right to collective bargaining; the elimination of discrimination in respect of employment and occupation; and the right to a safe and healthy working environment;
• Equip and enable all businesses, including SMEs, and workers to seize the opportunities of AI, including through ambitious and effective skilling and reskilling policies;
• Ensure that the benefits of AI, including in terms of productivity, are fairly redistributed amongst workers and across the value chain.
We call upon all countries to develop coordinated responses and foster a level-playing field guaranteeing respect for ILO standards, including fundamental principles and rights at work. In this regard, we welcome the adoption of the G7 Action Plan for a human-centered development and use of safe, secure and trustworthy AI in the World of Work by G7 Labour and Employment Ministers and its endorsement by G7 Leaders at the G7 Summit in Apulia.
This is the first international initiative of this nature having a strong focus on labour and employment. We call upon G7 members to take concrete action to implement this Action Plan and to set up appropriate follow up mechanism over the years.
In particular, we welcome that the ILO and the OECD be jointly mandated to report back on the implementation of the G7 Action Plan. We stand ready to contribute to this follow-up, including by:
• Providing updates on agreements signed at company and sectoral levels regarding the use of AI in the workplace.
• Providing inputs and submitting policy recommendations on focused areas of work related to the use of artificial intelligence in the world of work.
• Taking part in regular tripartite follow-up discussions at the G7 level.