Fino al 2026 l’attuazione del PNRR costituirà il più importante punto di riferimento rispetto alle scelte politiche ai vari livelli di governo. La CGIL intende mettere insieme capacità di analisi di quanto sta avvenendo, proposte finalizzate ad ampliare i diritti e la partecipazione delle persone, azioni coordinate per sostenere tali proposte e per combattere ogni tentativo di accrescere divari, disuguaglianze e precarietà.
Troppo pochi, concentrati al Nord e il rischio di non raggiungere gli obbiettivi del Pnrr è reale. Per Barbaresi, Cgil: “Occorrono politiche strutturali e di prospettiva che vedano la centralità dei bambini e delle bambine”
Formalmente lo stato di avanzamento del Piano è in regola, nella sostanza le risorse davvero utilizzate a stento arrivano al 30%. Ferrari, Cgil: “Missione quasi impossibile spendere tutto entro il 2026”