Mercoledì 6 novembre si è tenuta l’audizione della CGIL, rappresentata dal Responsabile Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Luigi Caramia e da Monica Fontana, Centro nazionale FLC CGIL e Componente Tavolo permanente MIM/Sindacati PNRR, presso le Commissioni riunite Cultura e Lavoro della Camera dei deputati nell’ambito dell’esame del Decreto-legge 28 ottobre 2024, n. 160, “Disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Di seguito riportiamo la memoria che abbiamo predisposto per l’occasione.


Audizione
Presso le Commissioni riunite Cultura e Lavoro della Camera dei deputati nell’ambito dell’esame del Decreto-legge 28 ottobre 2024, n. 160, “Disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza” (Roma, 6 novembre 2024)

PREMESSA
Il decreto-legge 160/24 viene adottato per superare gravi criticità nell’attuazione di alcune misure del PNRR.
Abbiamo più volte segnalato come le modalità autoreferenziali di realizzazione del PNRR contribuiscano in maniera significativa alla scarsa performance nell’attuazione del Piano. Da quasi un anno le parti sociali non sono convocate dalla Cabina di Regia, mentre nei territori stiamo chiedendo unitariamente l’urgente avvio dei lavori delle cabine di coordinamento territoriali presso le prefetture.
Il decreto si compone di tre parti.
Qui segnalerò gli aspetti a nostro parere più rilevanti, rimandando al documento allegato l’analisi, le valutazioni e le proposte sull’intero articolato.
Il Capo I riguarda le disposizioni in materia di lavoro.
L’intero articolo 1 risponde alle prescrizioni emerse dal confronto con la Commissione europea, in occasione delle valutazioni sull’avanzamento delle azioni previste nella Road Map attuativa del Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso (PNLS), e risponde al fine di garantire il raggiungimento di specifiche milestone del PNRR. Pienamente condivisibili tutte le preoccupazioni e prescrizioni espresse dalla Commissione europea in merito ai gravi inadempimenti e ai rischi di inefficacia discendenti da alcune delle norme frettolosamente e unilateralmente promulgate. Si evidenzia la continua mancanza e totale inadeguatezza del confronto con le parti sociali in merito all’adempimento di tutte le azioni previste dal PNLS, fermamente sollecitata dalla stessa Commissione europea.
Ricordiamo che, a parere della CGIL, la lotta al lavoro sommerso dovrebbe rientrare tra le riforme e gli investimenti abilitanti al prolungamento del Piano Strutturale di Bilancio.
Nel merito.
Particolarmente significativa è la valorizzazione della Rete del lavoro agricolo di qualità. Tuttavia, per renderla uno strumento efficace per contrastare il caporalato e lo sfruttamento lavorativo, va rafforzata, visto il basso numero di adesioni, e completata con la costituzione in tutte le province delle relative Sezioni Territoriali.
Auspichiamo il massimo e preventivo coinvolgimento delle organizzazioni sindacali prima della pubblicazione dell’avviso INAIL (comma 3), per una costruzione condivisa di criteri di ammissibilità e premialità, che contribuiscano a all’utilità di questo strumento.
Consideriamo la Lista di conformità una previsione normativa di natura burocratica, inefficace allo scopo di contrastare le elusioni degli obblighi in capo alle imprese, proprio per l’introduzione di un tipo di premialità che, sebbene limitato dal comma 4, rischia di creare l’aspettativa di una “zona franca dalle ispezioni”.
La definizione degli indici sintetici di affidabilità contributiva (ISAC) rappresenta una delle azioni previste nel PNLS. La presentazione della relativa proposta normativa, accompagnata dall’avvio di progetti sperimentali rivolti ai centri per l'impiego, sarebbe dovuta avvenire entro il 1° quadrimestre 2024. Il carattere sperimentale e la rilevanza dell’introduzione di questi indici come mezzo di autentico contrasto al fenomeno, necessita del fattivo contributo di elaborazione da parte delle forze sociali.
Il portale nazionale del sommerso, che prevede l'affinamento delle tecniche di produzione, raccolta e condivisione tempestiva di dati granulari sul lavoro sommerso, rappresenta un’ulteriore incompiuta del PNLS.
Riguardo agli interventi urgenti per fronteggiare la crisi occupazionale dei lavoratori dipendenti delle imprese del settore moda (art. 2), segnaliamo che l’intervento normativo introdotto è insufficiente, per durata e requisiti dimensionali, e non inclusivo di tutti i settori che compongono la filiera. Nella presente formulazione sono infatti escluse le aziende riconducibili alla pelletteria e tutto il meta distretto metalmeccanico degli accessori.
Il Capo II riguarda le misure in materia di sistema universitario.
L’ennesimo intervento in materia di alloggi e residenze universitarie, che prevede la concentrazione della proposta su Ministero e Commissario e una ulteriore semplificazione procedurale, non aiuta a risolvere in maniera sostanziale il problema: la mancanza strutturale di responsabilizzazione, del settore pubblico, che dovrebbe intervenire direttamente, facendosi realmente carico di sostenere il diritto allo studio.
Il congelamento dell’attuale Consiglio Universitario nazionale (CUN) è una scelta grave e sbagliata, in quanto indebolisce l’autorevolezza e la rappresentanza di questo organismo proprio in una stagione di annunciate revisioni strutturali del sistema universitario nazionale.
Il Capo III riguarda la scuola
Il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa è incrementato di 13,7 milioni di euro, destinati al personale di segreteria impegnato nel supporto alle azioni PNRR e alla gestione delle pratiche pensionistiche nel nuovo sistema INPS.
Si prende atto del peso di gestione delle pratiche pensionistiche per le segreterie scolastiche, ma si tratta solo di un contentino, visto che gli amministrativi e i Direttori dei Servizi Generali ed Amministrativi (DSGA) impegnati in queste attività riceverebbero un incentivo di circa 160 euro annui lordi includendovi, tra l’altro, le azioni previste dal PNRR.
L’incremento di 4 milioni di euro per la fornitura di libri di testo, per quanto positivo, rappresenta un pannicello caldo a fronte dei reiterati disinvestimenti che sono stati effettuati sul sistema del diritto allo studio.
Riguardo all’internazionalizzazione degli ITS, stante la genericità dell’intervento, non ci sono, al momento, elementi conoscitivi per valutare il tipo di impatto che tale misura riuscirà a determinare.
Segnaliamo solamente che, a questo scopo, 3,1 milioni di euro vengono prelevati dalle risorse per la promozione e la divulgazione della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro all'interno dell'attività scolastica ed universitaria e nei percorsi di formazione. Scelta che non possiamo in alcun modo condividere, vista la strage che continua a consumarsi nei luoghi di lavoro.

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