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Roma, 26 marzo - “Solidarietà e vicinanza a Greenpeace, associazione con cui da anni condividiamo obiettivi e battaglie comuni”. Ad affermarlo il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari.
“Desta profonda indignazione - sottolinea il dirigente sindacale - la sentenza della giuria della Contea di Morton, in Nord Dakota, che condanna l’associazione a pagare 660 milioni di dollari alla Energy Transfer Partners per il sostegno alle proteste al movimento indigeno di Standing Rock. Una sentenza che rappresenta un pericoloso precedente di azione legale mirata a bloccare la partecipazione democratica”.
Per Ferrari: “Il diritto alla protesta civile e all’autodeterminazione dei popoli deve essere tutelato e garantito, e invece si sta diffondendo, a livello globale, un atteggiamento che mira alla criminalizzazione delle proteste, agli attacchi e alle persecuzioni verso tutti coloro che difendono l’ambiente e i diritti umani, che punta a imporre progetti senza il coinvolgimento e il consenso democratico di lavoratori e comunità”. “Per questo - conclude il segretario confederale - continueremo a contrastare questa deriva, anche nel nostro Paese, a partire dall’opposizione al ddl Sicurezza”.