Roma, 14 maggio – “I dati dell’Inps confermano l’importanza dell’Assegno Unico Universale per i Figli (AUUF), che la Cgil ha sempre sostenuto: nel primo trimestre ha riguardato oltre 6 milioni di nuclei familiari, con 9,6 milioni di figlie e figli che hanno beneficiato di assegni per 4,8 miliardi di euro. Tuttavia, non si può trascurare quella fascia sia pur limitata di famiglie che nel passaggio dal vecchio sistema degli assegni familiari al nuovo ha subìto delle perdite economiche. Occorre intervenire”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi.

La dirigente sindacale sottolinea che tra le famiglie penalizzate “particolarmente grave è la situazione delle persone migranti con nucleo familiare nel paese di residenza, che rimangono escluse dalla nuova misura: un vulnus che da tempo chiediamo che venga affrontato e risolto”.

“Per questo – conclude Barbaresi – è necessario intervenire al più presto per rendere esigibile il diritto di tanti minori e delle loro famiglie a non essere discriminati nell’accesso a strumenti di sostegno”.