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Roma, 19 giugno - “L’approvazione in via definitiva dell’autonomia differenziata alla Camera, in combinato disposto con il premierato, è una ferita profonda per la democrazia. In questo modo si ledono i diritti delle cittadine e dei cittadini, si compromette l’unità del Paese, si attacca la Costituzione nata dalla Resistenza antifascista”. È quanto si legge in una nota de ‘La Via Maestra’.
“La Via Maestra, che ha portato centinaia di migliaia di persone in piazza il 7 ottobre del 2023 a Roma e lo scorso 25 maggio a Napoli e che riunisce oltre 100 organizzazioni - prosegue la nota - chiama alla mobilitazione cittadine e cittadini di tutte le Regioni contro la legge approvata e auspica che si formi un ampio comitato promotore per la raccolta di firme che porti al referendum per l’abrogazione della legge Calderoli”.
Per ‘La Via Maestra’: “L’autonomia differenziata non colpisce solo il Mezzogiorno, ma l’intero Paese. Con questa legge appena approvata sono a rischio il diritto alla sanità pubblica, all’istruzione, alla salvaguardia dell’ambiente, alla sicurezza sul lavoro, alla possibilità stessa di promuovere nuove politiche industriali e di sviluppo capaci di creare lavoro stabile e di qualità”.
“Al Paese - aggiungono - non serve l’autonomia differenziata, che ridurrà ancora di più i diritti di tutte e di tutti, ma servono investimenti per la sanità pubblica, per far crescere i salari, per l’istruzione, il welfare, le pensioni, l’ambiente, il lavoro. Anziché dare attuazione alla Costituzione, quella legge ne viola i principi fondamentali: quelli dell’unità del Paese, della solidarietà, del superamento delle disuguaglianze”.
“Per questo chiediamo alle forze sociali, sindacali e politiche di dare vita ad una grande e diffusa mobilitazione per contrastare l’autonomia differenziata, promuovere il referendum abrogativo della legge e avviare da subito la raccolta delle firme”, conclude ‘La Via Maestra’.