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Roma, 5 luglio - “Ormai è abitudine di questo Governo intervenire solo dopo le tragedie sul lavoro, con spot, misure parziali e insufficienti. E dopo la morte di Satnam Sing ha annunciato una lotta senza quartiere al caporalato e allo sfruttamento, come se la situazione non fosse nota da tempo”. Ad affermarlo la segretaria confederale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli.
“Alla Ministra Calderone vorremmo dire - prosegue la dirigente sindacale - che le attività ispettive, come quella condotta mercoledì in 310 imprese agricole, dovrebbero avere carattere corrente e non straordinario, nell’agricoltura come in diversi altri settori”. “Occorre - aggiunge Gabrielli - riaprire un vero Tavolo sui temi dello sfruttamento lavorativo, sul contrasto al caporalato e al lavoro sommerso. Tavolo che è stato convocato una sola volta dalla sua costituzione, e non aspettare la prossima tragedia per convocare un confronto più di forma che di sostanza”. Inoltre, incalza Gabrielli “si interviene solo dopo la tragedia con interventi normativi parziali e utilizzando veicoli legislativi in fase di conversione in Parlamento, così come accadde dopo la strage al cantiere di Firenze. Anche in quell’occasione - ricorda la segretaria confederale - utilizzando il veicolo legislativo del decreto Pnrr, solo dopo la tragedia, furono introdotte alcune modifiche normative relative alla ri-penalizzazione del reato di intermediazione illecita di manodopera, alla parità di trattamento economico e normativo negli appalti con l’applicazione dei contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative, alla patente a crediti con i limiti che abbiamo già evidenziato, e circoscritta ai soli cantieri edili”. “Ora - prosegue la Gabrielli - nella fase di conversione del decreto Agricoltura del 15 maggio 2024 sono state inserite in extremis alcune previsioni di legge parziali e insufficienti: l’istituzione del sistema informativo per la lotta al caporalato in agricoltura, una banca dati sugli appalti in agricoltura, i requisiti di qualificazione dell’appaltatore, l’autorizzazione per Inps e Inail per l’assunzione di personale ispettivo nei limiti delle cessazioni intervenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2023”.
Per la segretaria confederale: “Si continua però a non intervenire su altri aspetti fondamentali che generano distorsioni e condizioni di irregolarità nel lavoro e nella condizione di soggiorno per le lavoratrici e i lavoratori: parliamo delle norme sull’Immigrazione che rendono evidente la necessità di superare la Bossi-Fini, come dimostra anche la rigidità del meccanismo dei flussi”.
“Per questo domani saremo tutti in piazza a Latina per una grande manifestazione nazionale, per ricordare Satnam Singh, per “fermare un sistema d’impresa che sfrutta e uccide”, per applicare e dare concretezza alle leggi di contrasto al caporalato e per cambiare quelle che alimentano lo sfruttamento e l’illegalità. Per la libertà del lavoro - conclude Gabrielli - non occorrono reazioni a caldo, ma azioni concrete, incisive, immediate e continuative”.