Roma, 18 dicembre – “Le somme stanziate per finanziare il fondo per la morosità incolpevole sono una prima ma non esaustiva risposta, in quanto del tutto insufficienti a coprire il fabbisogno imposto dalla grave e crescente emergenza abitativa, con oltre 113 mila tra nuovi sfratti e richieste di esecuzione presentate, e con i sindaci che devono affrontare le condizioni di criticità che si determinano”. Così Cgil e Uil nazionali, SUNIA e UNIAT commentano l’emendamento alla Legge di Bilancio, approvato in modo bipartisan dalla Commissione Bilancio della Camera, che stanzia 10 milioni di euro per il 2025 e 20 milioni di euro per il 2026.

“Dobbiamo purtroppo segnalare – proseguono – che il Governo nella proposta di legge depositata e all’esame parlamentare, non ha previsto alcun finanziamento destinato alle politiche abitative, nonostante un disagio in costante crescita. Ricordiamo che a fronte di 2,2 milioni di famiglie in condizioni di povertà assoluta, oltre un milione vive in affitto, con un’incidenza dei costi legati all’abitazione che supera i livelli di sostenibilità”.

Per Cgil, Uil, SUNIA e UNIAT inoltre, “è necessario sottolineare che l’altro fondo per il sostegno agli affitti per le famiglie in difficoltà economica non viene rifinanziato ormai da due anni, nonostante vi siano stati numerosi emendamenti presentati e non approvati. Si consideri che questa misura, orientata a sostenere l’inquilino, è al tempo stesso finalizzata a dare al proprietario garanzie di una corresponsione del canone, determinando condizioni concrete che permettano di agire preventivamente, scongiurando nuovi procedimenti di sfratto”.

“In questa complessa situazione – concludono – richiamiamo l’attenzione del Governo e delle forze parlamentari sulla necessità, non più differibile, di misure di finanziamento più adeguate sul tema degli affitti e degli sfratti e della più complessiva emergenza abitativa, che richiede risposte adeguate attraverso un piano pluriennale di edilizia residenziale pubblica”.