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Roma, 8 gennaio – “La continuità occupazionale di tutti i dipendenti è obiettivo irrinunciabile. Le risorse del Fondo straordinario di sostegno all’Editoria per il 2024 possono evitare che la proprietà penalizzi le forze produttive”. Lo sostengono con forza Cgil e Slc Cgil, presenti stamani al presidio dei lavoratori dell’agenzia di stampa nazionale Dire contro i licenziamenti e le sospensioni dall’attività.
“Ai giornalisti a rischio lavoro vanno la nostra solidarietà e il nostro sostegno concreto”, ha dichiarato la segretaria nazionale Slc Giulia Guida, che ha espresso anche la preoccupazione circa la sorte dei grafici della stessa testata. “Scongiuriamo che la proprietà riversi anche sui grafici provvedimenti immotivati ed insensati", ha detto la dirigente sindacale con riferimento ai circa trenta addetti tra Roma e Bologna a cui scadrà il contratto di solidarietà a fine mese.
Un rischio che il sindacato vuole allontanare chiamando in causa anche il Governo. “Il sottosegretario Barachini deve intervenire – aggiunge Guida – e noi siamo pronti ad incontrarlo anche oggi stesso”. Una formale richiesta in tal senso è infatti partita a firma Slc Cgil insieme alle analoghe categorie di Cisl e Uil.
"È inaccettabile che siano i lavoratori a pagare per gli errori della precedente e dell'attuale gestione e oggi tutelarli, chiedendo l'immediato ritiro dei licenziamenti e delle sospensioni, significa difendere il pluralismo dell'informazione, sotto evidente attacco nel Paese. Da quarant'anni l’agenzia Dire è una voce autorevole – ricordano infine Guida e il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo – e non si può perciò ridimensionarla. Significherebbe comprimere gli spazi di democrazia e pluralismo, fondamenti di un’informazione libera”.