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Roma, 23 giugno - Da sempre la CGIL con FP e FLC, chiedono la parificazione delle condizioni di accesso al Tfr e Tfs tra settore pubblico e settore privato, superando le norme che ne posticipano di molti anni il pagamento per i dipendenti pubblici.
La sentenza n.130 della Corte Costituzionale dichiara anticostituzionale il differimento e la rateizzazione del Tfr e del Tfs dei dipendenti pubblici in quanto contrasta con il principio della giusta retribuzione, contenuto nell'art.36 della Costituzione, che sancisce che: “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla qualità e quantità del suo lavoro, e in ogni caso sufficiente ad assicurare a se ed alla sua famiglia una esistenza libera e dignitosa”.
In questi anni il Parlamento non è voluto intervenire su questo tema, nonostante la sentenza n.159/2019 della Corte Costituzionale, che aveva disposto che non venisse applicata alcuna differenza tra il Tfr e il Tfs, contemplando un differimento solo per le pensioni anticipate.
In questi anni i tempi di liquidazione del Tfs e Tfr per i dipendenti pubblici, hanno raggiunto posticipi fino a 7 anni - a seconda del motivo della cessazione dell’attività lavorativa.
Adesso CGIL FLC e FP, chiedono che il Governo intervenga e ponga finalmente fine a questa palese ingiustizia e disparità di trattamento dei lavoratori pubblici nei confronti di quelli del settore privato, in caso contrario proseguiremo la vertenza con un’azione legale massiva, per tutelare tutte le lavoratrici e lavoratori coinvolti.