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Roma, 19 novembre - “Il Protocollo d'Intesa per il Giubileo non ha raccolto il nostro consenso per la mancanza di presupposti di metodo e di merito”. È quanto afferma, in una nota, la Cgil nazionale.
Secondo la Confederazione, per il Giubileo ordinario 2025: “Si è scelto di fare un percorso inedito, considerando centrale solo l’obiettivo di estendere le franchigie per neutralizzare, in modalità preventiva, gli spazi del potenziale conflitto invece che gli strumenti e le modalità per impegnarsi a rimuoverne le cause”.
Per la Cgil, una “gestione efficiente, ordinata e in sicurezza dell’evento” avrebbe dovuto prevedere “un confronto e una negoziazione trilaterale coinvolgendo le Associazioni datoriali, le Organizzazioni sindacali e il Governo”, per affrontare: “Il tema rilevante legato al rinnovo dei contratti nazionali di lavoro ancora aperti, a cui si aggiungono le vertenze e i problemi inerenti alle condizioni di lavoro, la mancanza di personale, la precarietà diffusa, la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; tutte questioni che, è agevole ipotizzare, si aggraveranno ulteriormente sotto il peso dei tanti eventi e delle tante presenze previsti per il 2025”.
“Provare a definire un sistema di gestione, con impegni condivisi e monitoraggi, per affrontare e prevenire vertenze conflittuali che potrebbero determinare difficoltà nei giorni di maggiore rilevanza nel calendario giubilare, sarebbe stato senz’altro - sottolinea la Cgil - il percorso più idoneo da seguire coinvolgendo proprio le rappresentanze sindacali di lavoratrici e lavoratori a cui si chiede di garantire i servizi e le prestazioni”. In conclusione, il sindacato di corso d’Italia ribadisce: “Ci sarebbe stato lo spazio necessario per collocare correttamente un confronto di merito”.