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Roma, 7 ottobre - “La Cgil non parteciperà alla Cop27 che ha preso il via ieri a Sharm el-Sheikh in Egitto, un Paese che viola i diritti umani, che garantisce l’impunità a chi ha torturato e ucciso Giulio Regeni, che detiene 60 mila prigionieri politici e attivisti anche ambientali”. È quanto afferma la Cgil nazionale.
“Lo avevamo già annunciato a luglio scorso - ricorda la Confederazione - la Cgil crede nei processi multilaterali e nel ruolo delle conferenze Onu sul clima, anche se finora non hanno portato a risultati adeguati alla gravità della situazione, ma non intendiamo con la nostra presenza legittimare il ruolo del governo egiziano, né le scelte dell’Unfccc di affidare la presidenza a Stati che non rispettano i diritti umani, quest’anno l’Egitto, il prossimo gli Emirati Arabi”.
“Non parteciperemo alla XXVII Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ma - prosegue la Cgil - porteremo avanti il nostro impegno per affermare il diritto alla giustizia sociale, climatica, al rispetto dei diritti umani e del lavoro, alla piena e buona occupazione e per la partecipazione attiva e democratica. Lo faremo - conclude - in altre sedi e in altri luoghi, con tutte quelle organizzazioni, movimenti e attivisti che condividono i nostri valori”.