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CANTIERE UNIONE ZERO
Roma, 24 dicembre - “Premesso che dovremmo leggere i testi definitivi approvati dal Consiglio dei Ministri, ma se da un lato prendiamo atto che alcune delle norme da noi contestate sono state stralciate e altre corrette o precisate, dall'altro confermiamo il giudizio negativo su molte delle modifiche al nuovo Codice degli appalti”. Ad affermarlo, in una nota, Alessandro Genovesi, responsabile Contrattazione inclusiva, appalti e lotta al lavoro nero della Cgil Nazionale.
“In particolare - sottolinea il dirigente sindacale - si conferma la diminuzione delle tutele contrattuali, salariali e su salute e sicurezza oggi previste dal vigente Codice, in particolare per i lavoratori degli appalti di servizi e delle forniture”.
“Certo - prosegue Genovesi - se positiva è la scelta di stralciare le norme per identificare i ccnl comparativamente più rappresentativi che erano del tutto sbagliate, così come l'inserimento specifico sul rispetto dei Ccnl edili con tanto di Codici Cnel/Inps, tutti punti richiesti dalla Cgil, a nostro parere rimangono sbagliate diverse norme”. “In particolare - spiega - si contestano le norme sulle equivalenze automatiche tra Ccnl che non hanno in realtà le stesse tutele, il superamento dell'obbligo di stesso Ccnl per lavoratori in appalto e lavoratori in subappalto, il rinvio a un decreto ministeriale per definire i cosiddetti scostamenti marginali delle tutele e, ora, anche il caos contrattuale che deriverà dalle attività così dette scorporabili. Tutte critiche sollevate oltre che da noi anche da Anac e Consiglio di Stato. Il tutto senza considerare le norme peggiorative su consorzi, subappalti, legalità”.
“Per questo - conclude Genovesi - continueremo con tutti gli strumenti della contrattazione di anticipo, delle vertenze, della mobilitazione a difendere i diritti e le tutele dei lavoratori degli appalti contro ogni forma di dumping e di massimo ribasso”.