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Roma, 1° marzo - “Un risultato molto importante quello raggiunto oggi con la firma del Ccnl dell’Industria alimentare, sia per l'aumento economico, sia per il contrasto alla precarietà”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
Per il leader di corso d’Italia: “L’aumento salariale di 280 euro in quattro anni, di cui oltre il 60% nei primi 14 mesi, fa crescere il potere d’acquisto ben oltre l’inflazione”.
“Significativo è poi anche il contrasto alla precarietà, - aggiunge Landini - vengono, infatti, dimezzate le percentuali dei contratti a termine, in somministrazione e staff leasing, con una percentuale unica del 25%. Nel contratto, inoltre, è prevista una riduzione dell’orario di lavoro e importanti miglioramenti anche per la formazione, l’apprendistato e la sicurezza. Si riconquista, finalmente, un unico contratto per tutta l’Industria alimentare. Ora, l’ipotesi verrà sottoposta al voto certificato delle lavoratrici e dei lavoratori”.
“Consideriamo importante l’intesa raggiunta anche alla luce degli oltre 12 milioni di lavoratori che rivendicano il rinnovo del contratto in questo 2024”. Conclude Landini.