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Roma, 23 dicembre - “Nonostante le polemiche dei giorni scorsi, ci risulta che nel Consiglio dei ministri di oggi sia all’ordine del giorno il Decreto-legge sulla Cultura”. Lo afferma, in una nota, la Cgil nazionale.
“Da indiscrezioni giornalistiche - prosegue la Confederazione - risulterebbe che parte fondamentale del Decreto sarebbe la nomina di sei nuovi dirigenti esterni con ruoli che sarebbero invece di competenza delle strutture ministeriali competenti. Se tutto ciò avvenisse, sarebbe un fatto grave”.
Per la Cgil “si confermerebbe in primo luogo la volontà di esercitare un controllo politico su tutta la struttura ministeriale”.
“In secondo luogo - aggiunge il sindacato di corso d’Italia - si tratterebbe di un ennesimo decreto di urgenza che è diventato la norma nell’attività del Governo. Quali sono infatti le ragioni di urgenza di questo decreto?”.
“Sarebbe bene fermare questa ennesima e ingiustificata forzatura e dare risposta a quella che è la vera urgenza: la condizione di precarietà di tante lavoratrici e tanti lavoratori che operano nel settore”, conclude la Cgil.