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Roma, 24 luglio - “Non solo non ci sono risposte concrete, non c'è proprio la benché minima risposta. Un’altra occasione persa. Solo un'operazione propaganda, solo qualche slogan a cui non crede neanche il Ministro Schillaci”. Così la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi in seguito alla conversione in legge del decreto liste d’attesa.
“Una propaganda - sottolinea la dirigente sindacale - povera di contenuti e di concretezza. Resta la vecchia ricetta, tanto cara al Governo, di ricorrere al privato a cui dirottare le risorse pubbliche, accelerando la privatizzazione della sanità e, in prospettiva, svuotando i portafogli delle persone”.
“Il Ministro Schillaci - aggiunge - parla di salvifici interventi strutturali. E quali sarebbero? Quelli già previsti dal 2019 nel Piano Nazionale per il Governo Liste d'attesa? E soprattutto con quali risorse? Con quali strumenti? Con quale personale?”
“Parlare di ‘interventi strutturali’ con zero risorse, in un quadro di drammatico sottofinanziamento del SSN significa solo prendere in giro i cittadini e il personale che nel e per il Servizio sanitario nazionale lavora”, conclude Barbaresi.