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Roma, 18 ottobre - “Nel nostro Paese la legalità è purtroppo fortemente compromessa: 3 milioni 586 mila le unità di lavoro irregolari, 203 miliardi, pari all'11,3% del Pil, il totale dell'economia non osservata di cui 183 miliardi quella sommersa e oltre 19 miliardi quella illegale. Dati impietosi che fotografano un’Italia che rischia di non avere futuro”. Così la CGIL Nazionale commenta i dati Istat di oggi sull’economia non osservata.
Per la Confederazione “diritti e condizioni di lavoro, in questo modo, vengono pesantemente colpiti. In una fase delicata come questa il lavoro dovrebbe essere centrale per la ripresa economica”.
“Questi dati - sottolinea il sindacato di corso d'Italia - sono ancor più gravi se si pensa che strumenti telematici già disponibili, ma non utilizzati appieno, quali la tracciabilità dei flussi finanziari ed economici, l'incrocio delle banche dati e analisi dei Big Data, potrebbero ridurre enormemente l'evasione, anzi potrebbero addirittura prevenirla, spingendo i contribuenti all'adempimento spontaneo”. “Ci aspettiamo - conclude la CGIL - che su questi temi il Governo intervenga già nella sessione della prossima legge di Bilancio”.