Roma, 27 settembre – “La Cgil nazionale sostiene pienamente lo sciopero di domani, tanto più dopo l’inutile incontro di oggi tra sindacati di categoria e Governo, che ancora una volta ha dimostrato di non andare oltre le dichiarazioni di intenti e di non saper dare alcuna risposta sulla vertenza dell’ex gruppo Ilva”. È quanto dichiara il segretario confederale Pino Gesmundo alla vigilia dello sciopero di 24 ore proclamato per la giornata di domani nello stabilimento di Taranto e che coinvolgerà i lavoratori di Acciaierie Italia, quelli del sistema degli appalti e di Ilva in amministrazione straordinaria.  

“Convocare un tavolo a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e tre ministri non ha alcuna valenza se non si affronta davvero la drammatica situazione che denunciamo ormai da molto tempo”, prosegue il dirigente sindacale.  “Siamo di fronte ad una fabbrica sottoutilizzata, i cui impianti versano in condizioni sempre più critiche e dove ogni giorno vengono messe a repentaglio la sicurezza e la salute dei lavoratori. E di fronte ad una città - aggiunge Gesmundo - che ha bisogno di soluzioni urgenti sul fronte dell’inquinamento”.  
 
“Non servono sfilate o protagonismi da perenne campagna elettorale, occorre intervenire per salvare uno stabilimento che costituisce un asset strategico non solo per Taranto e per la Puglia, ma per l’intero sistema industriale del nostro Paese. Per questo – conclude il segretario confederale della Cgil – sosteniamo la mobilitazione di domani”.