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Roma, 30 novembre - “Giusto lo sciopero per l’ennesimo incidente ferroviario in Calabria. Quanto accaduto non è per pura fatalità, ma deriva dalle condizioni disastrose in cui versano le ferrovie italiane, in particolare nel Mezzogiorno, dove gli standard di sicurezza sono ridotti ai minimi termini, con linee antiquate, a binario unico senza elettrificazione”. È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo in occasione dello sciopero dei lavoratori di tutto il Gruppo Fs e di tutte le imprese ferroviarie indetto unitariamente dai sindacati di categoria per la giornata di oggi in seguito all’incidente ferroviario avvenuto martedì nei pressi di Thurio di Corigliano Rossano in cui hanno perso la vita la capotreno del treno regionale e l’autista del camion coinvolto nello scontro.
“A fronte di questo quadro - sottolinea il dirigente sindacale - il Governo non riesce a spendere le risorse messe a disposizione dal Pnrr anzi, molte opere specialmente nel Sud, in Calabria e in Sicilia, vengono de finanziate rimandando sine die la loro realizzazione. Tra queste, per citarne solo alcune, quelle relative alla messa in sicurezza del sistema di gestione del traffico ferroviario, 504 milioni di euro (Ertms), la linea d’alta velocità Roma-Pescara da 620 milioni di euro, la velocizzazione della linea Lamezia Terme-Catanzaro e della Sibari-Porto Salvo, la stessa Circonvallazione di Trento per 930 milioni”.
“L’Esecutivo - prosegue Gesmundo - preferisce inseguire le vacuità e gli spot pubblicitari del Ministro Salvini sul Ponte dello Stretto, che nelle attuali condizioni è assolutamente inutile e rappresenta uno spreco di ingenti risorse. Motivo per cui sosteniamo e parteciperò alla manifestazione nazionale del 2 dicembre a Messina ‘Lo stretto non si tocca’”.
“Ragioni in più - conclude il segretario confederale - per lo sciopero nazionale di domani di Cgil e Uil, che tra le altre cose mette al centro delle rivendicazioni la modernizzazione delle infrastrutture intermodali a sostegno dello sviluppo economico ed industriale del Paese”.