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Roma, 30 gennaio – “Finalmente, dopo un imperdonabile silenzio, l’Inps pubblica i dati su Assegno Di Inclusione e Supporto per la Formazione e il Lavoro. Si conferma ciò che la Cgil denuncia da mesi: l’introduzione dei nuovi strumenti ha dimezzato la platea dei beneficiari di misure di contrasto della povertà”. È quanto dichiarano le segretarie confederali della Cgil Daniela Barbaresi e Maria Grazia Gabrielli.
“Nel 2024 – sottolineano le dirigenti sindacali – la media mensile dei percettori di almeno un pagamento di ADI è stata solo di 599 mila nuclei familiari, pari a circa 1,4 milioni di persone. Se si aggiungono anche le 60 mila persone beneficiarie di SFL, restano comunque senza risposte metà delle famiglie e delle persone che fino a un anno e mezzo fa potevano contare sul Reddito di Cittadinanza, misura di carattere universale contro la povertà”.
“Se l’obiettivo era quello di risparmiare sui poveri – concludono Barbaresi e Gabrielli – la Ministra e il Governo possono dire di averlo raggiunto”.