"Siamo di fronte all'ennesima strage". Lo ha detto ai microfoni di ‘Zapping’ su Rai Radio 1 il segretario della Cgil, Maurizio Landini, a proposito dell'esplosione che è avvenuta nella centrale idroelettrica di Suviana, nel Bolognese martedì 9 aprile. "Ogni giorno muoiono in media 3 persone, ogni mese poi succedono cose di questa natura con più morti, siamo un Paese con più di mille morti all'anno sul lavoro: c'è proprio un modello di fare impresa che non va bene e che va cambiato"
"Noi - ha precisato Landini - adesso non conosciamo cosa è successo e aspettiamo la magistratura ma generalmente in molti casi siamo di fronte a tante ditte in appalto, situazioni che indicano che tutto quello che è stato fatto in questi anni di liberalizzazione del mercato del lavoro, nel senso di precarietà e subappalti" non funziona. "Così non si va avanti, bisogna cambiare le norme e la modalità di fare impresa - ha concluso - salute e sicurezza non possono essere considerate un costo, un orpello, devono diventare un vincolo senza il quale non si lavora"
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