Roma, 22 aprile - “Attendiamo la pubblicazione del provvedimento approvato oggi in Consiglio dei Ministri, ma se, come annunciato, risolverà la questione degli acconti Irpef e delle detrazioni, consentendo che siano calcolati sulla base della normativa attuale e non di quella abrogata, che avrebbe costretto lavoratori e pensionati a pagare somme non dovute, saremmo di fronte a una buona notizia per chi vive di salario o di pensione”. Ad affermarlo il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari e Monica Iviglia presidentessa Consorzio nazionale Caaf Cgil, che sottolineano: “era questo l'obiettivo della denuncia della Cgil e del Caaf, e siamo soddisfatti di aver difeso i diritti delle persone che rappresentiamo”.

Per Ferrari e Iviglia “c’è però un altro impegno che si era assunto il Governo, tuttora disatteso: rimediare alla clamorosa ingiustizia che stanno subendo i redditi tra 8.500 e 9.000 euro annui che, a causa del meccanismo scelto per fiscalizzare il cuneo contributivo, stanno perdendo, a partire da gennaio, circa 100 euro al mese”. “Si tratta - proseguono - di lavoratrici e lavoratori che già faticano a far quadrare i bilanci familiari e che non possono essere penalizzati così pesantemente. Sollecitiamo nuovamente l’Esecutivo a intervenire subito per risolvere questo problema”, concludono Ferrari e Iviglia.