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Roma, 5 dicembre - “Rispetto a quanto previsto dall’Esecutivo nel Piano strutturale di bilancio, il Pil, secondo le stime dell’Istat, crescerà della metà nel 2024 e di 0,4 punti percentuali in meno nel 2025. È l’ennesima conferma dei miseri risultati delle politiche economiche e sociali portate avanti dal Governo”. Ad affermarlo, in una nota, il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari.
“In questo scenario, solo chi vive in una realtà parallela può continuare a sbandierare record ormai del tutto immaginari. Infatti - aggiunge Ferrari - i dati dimostrano un’economia in evidente crisi, una produzione industriale in continuo calo e la cassa integrazione in forte aumento”.
“Come abbiamo rivendicato nello sciopero generale dello scorso 29 novembre - prosegue il segretario confederale - serve far crescere i salari e le pensioni, rilanciare gli investimenti sia pubblici che privati, mettere in campo politiche industriali in grado di invertire il declino produttivo in corso”.
“La presidente del Consiglio sta ignorando le centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori scesi in piazza per chiedere di cambiare in profondità una manovra di bilancio sbagliata e controproducente. Farà finta di niente anche di fronte a numeri così impietosi e preoccupanti per le prospettive del Paese? Per quanto ci riguarda - conclude Ferrari - la nostra battaglia proseguirà per ottenere risposte per le persone che rappresentiamo”.